giovedì 28 agosto 2014

Il "giro vocale" nel gergo del Belcanto Italiano ®



"Giro vocale"... "passaggio"... "alleggerire"... "sostenere"... "petto"... "testa"...il linguaggio (spesso gergale) di cantanti professionisti e studenti di canto è variopinto e multiforme; in base alla mia esperienza personale cercherò con diversi articoli, di spiegare alcuni misteri della terminologia del canto lirico.

Come materia d'insegnamento il canto è assai difficile: un cantante non è come uno strumentista. Il mezzo di contatto tra strumento e strumentista è facilmente individuabile (mani, piedi, bocca, braccia ecc, si pensi al Pianoforte, alla pedaliera dell'Organo, agli strumenti a fiato e all'uso delle labbra, agli Archi...) ma in un cantante lo strumento è DENTRO.

Lo strumento di un Cantante NON SI VEDE.
Lo strumento vocale, esattamente come tutti gli altri però DEVE essere azionato e "messo in movimento".
Il canto lirico non è del tutto "naturale" (si parla infatti di "VOCE IMPOSTATA"), ma deve essere usato con NATURALEZZA.

Tutto questo sembrerebbe un mistero, in realtà lo studio del Canto esige una preparazione tecnica di alto livello per approdare a risultati eccellenti come l'opera ne richiede.

Uno studente di Canto che abbia la fortuna di incontrare un bravo maestro sul suo cammino si troverà all'inizio del percorso di fronte a due enigmi da risolvere:

1) una buona condotta del fiato (respirazione)
2) lavoro sul "GIRO" dei suoni (concetto che si lega immediatamente al cosiddetto suono in maschera).



In uno dei miei precedenti articoli ( Il Belcanto Italiano e il suo linguaggio perduto ) ho cercato di descrivere i precetti più importanti che mi hanno lasciato i miei 3 Maestri (i primi 2 Tenori meravigliosi con una voce usata in modo incredibilmente sapiente). Questi 2 Cantanti mi hanno da subito  parlato dell'importanza del respiro e del cosiddetto GIRO della voce.

Il GIRO VOCALE è la diretta conseguenza di un suono libero che con un uso sapiente di equilibrio morbido e dolce tra FIATO, uso del PALATO MOLLE e RISUONATORI riesce a dare un risultato meraviglioso che è, appunto, la cosiddetta "voce impostata" o "in maschera".

Se un Cantante usa bene il proprio strumento avrà la sensazione che le vibrazioni sonore passino scorrendo in alto verso il palato molle e che al livello dell'ugola (o velo pendulo), le vibrazioni compiano una specie di giravolta e vadano a finire più o meno in alto dietro al naso (nelle fosse nasali)

Nell'immagine sotto possiamo vedere quale sia per i Cantanti la zona in cui avviene appunto, la sensazione del cosiddetto "giro vocale".


Il suono "che fa il giro" poi va ad acquistare ulteriore brillantezza nella cosiddetta "camera di risonanza" (cavità nasali evidenziate in rosso nell'immagine sottostante):

... e qui sotto uno schema facile per individuare il palato molle e l'ugola o velo pendulo:


Un cordiale saluto a tutti i nostri lettori e... ci sentiamo al prossimo "gergo"!!!

M° Astrea Amaduzzi 


Come si fanno gli acuti?
Che cos'è la "voce in maschera"?
Come si fanno le agilità vocali?
Che cos'è il "suono raccolto"?
Che cosa sono e come si fanno i "passaggi di registro"?

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