mercoledì 29 febbraio 2012

Buon Compleanno Rossini!

Belcanto Italiano e Arteconvivio Italia festeggiano il Maestro Gioacchino Rossini con la pubblicazione di un testo veramente particolare:


All'interno una descrizione accurata di quanto accadeva in quegli anni; un compositore come Rossini, ancora in vita, veniva festeggiato con grandissimi onori perfino da illustri politici e interi battaglioni schierati in abito da parata e si registra il "TUTTO ESAURITO" in alberghi locande e teatri!!!

"Le feste celebrate in Pesaro nell' onomastico di Gioacchino Rossini
ben meritano di essere raccontate e descritte,
e dal Municipio registrate tra i fasti cittadini a ricordo degli avvenire,
perocché non a inutile passatempo esse intendevano, ma bensì ad onorare il Genio
italiano, ed a svegliare in tutti i petti l'amor della gloria..."


"Giunta adunque l'epoca stabilita, la Società Rossiniana,
il Municipio, e la Commissione Bolognese pubblicarono ciascuno i loro programmi.
All'apparire di essi, veduta la cosa certa e sicura, se la commozione fu grande in Pesaro,
non fu fuori minore; e ben presto le domande di appartamenti, di camere,
di palchi piovevano da tutte parti..."

Cordialmente, buona riflessione..

Astrea Amaduzzi

giovedì 16 febbraio 2012

Angelo Solerti e la sua indagine sull'origine del melodramma

Angelo Solerti (Savona, 1865 – Massa, 1907) è stato un critico letterario e bibliotecario italiano. Ma a quanto pare fu interessato molto anche alla musica, in special modo all'origine del melodramma, tant'è vero che scrisse sull'argomento ben 5 libri che Arteconvivio pubblicherà presto avendo trovato tutto il corpus dell'autore sulla storia del melodramma... ;)




Dopo la laurea, Angelo Solerti fu professore d'italiano nei licei, e poi, dopo essere stato bibliotecario, fu nominato Provveditore agli studi, prima per la provincia dell'Aquila (dal 1900) e quindi, dal 1902, per la provincia di Massa, città in cui visse con la famiglia.


La Civica Biblioteca di Bergamo  conserva molti suoi carteggi (per chi fosse interessato ecco il link diretto:  www.bibliotecamai.org/cataloghi_inventari/carteggi


Arteconvivio Italia pubblica il primo dei lavori di Solerti sulle origini dell'Opera italiana:



All'interno notizie su Alessandro Guidotti, Ottavio Rinuccini, Jacopo Peri, Giulio Caccini, Marco da Gagliano, Filippo Vitali ed altri, e alcuni dei libretti di rappresentazioni antenate dell'Opera Italiana.


Cordialmente, Buona Musica e buona lettura!


Astrea Amaduzzi

domenica 5 febbraio 2012

LA DISCENDENZA BELCANTISTICA DEGLI EVIRATI CANTORI


Cercando notizie sul celebre Alessandro Moreschi (1858 - 1922), unico castrato di cui esiste registrazione, ho scoperto che era collega e amico di altri  due celebri nomi del Diciannovesimo Secolo, tra gli ultimi castrati ancora attivi al Vaticano: Domenico Mustafà e Domenico Salvatori.


Ero già a conoscenza delle registrazioni di  Alessandro Moreschi, che avevo ascoltato con un velo di sorriso e reverenziale rispetto anni or sono, subito pensando all'epoca d'oro della grande musica barocca.


Interrogandomi su quanto sia rimasto nel nostro modo di cantare di quel mondo musicale perduto, ho cercato ulteriori notizie storiche e qualche documento audio. Mi sono messa così alla ricerca di tutte le tracce audio che il Moreschi aveva registrato nei primissi anni del '900 (si parla di 17 tracce ma in genere se ne conscono soltanto 2 o 3), ed ho trovato materiale interessantissimo che presto pubblicherò.


E tra le cose scoperte questo è quanto ora evidenzio: l'umbro Domenico Mustafà, famoso Soprano, (1829 - 1912), amico e collega di Moreschi, fu celebrato per la sua estensione (2 ottave piene), la bellezza della voce, l'abilità nelle colorature e nella tecnica dell'emissione, fu compositore, corista e poi nel 1860 direttore di coro di Papa Leone XII.


Fu anche rinomato come didatta, e qui arriva il bello: fu maestro anche di un celebre Soprano: Emma Calvé (1858-1942) di cui esistono numerosissime registrazioni.


Emma Calvé prese lezioni da Domenico Mustafà nel 1892, qualche tempo prima era stata allieva di Manuel García e Mathilde Marchesi, su cui mi riprometto di scrivere mentre porterò avanti le mie ricerche.


Domenico Mustafà, elogiato per la sua intelligenza, pur essendo Direttore perpetuo della Cappella Sistina decise di ritirarsi nel 1902 nominando Lorenzo Perosi suo discendente.


Le conclusioni di questo mio post arrivano a un punto logico: ascoltando non solo Moreschi ma anche le registrazioni dei cantanti dei primissimi anni del '900 si puo' affermare senz'ombra di dubbio che quando compositori come Bellini, Rossini, Donizetti e perfino Mascagni, (da che mi par di sentire sempre eseguito con OBBLIGO DI TRUCULENZA E SFORZO perché "verista"), non erano eseguiti come siamo abituati ad ascoltarli oggi, con necessità di urlo e spinta, ed essi stessi quando scrivevano le loro partiture, avevano in mente una tecnica e un'emissione completamente diverse da come siamo abituati oggi a intenderle in certi ambienti.


Rimane l'interrogativo che porgo a chi vorrà leggere il mio testo: cosa è rimasto nel nostro modo di cantare il repertorio ottocentesco di quel mondo musicale perduto?



1920: Emma Calvé, a 62 anni, ha registrato la Barcarolle di Offenbach 




Astrea Amaduzzi