mercoledì 30 marzo 2016

Nasce il Giornale del Belcanto Italiano ®


Un impegno durato anni, fatto di studio attento e ricerche storiche e filologiche sulla problematica pratica di tecnica vocale e interpretazione.

Sono tante le domande arrivate, da ogni parte del mondo: "Qual è la migliore respirazione nel canto lirico?" - "Perché non riesco a fare gli acuti?" - "Come faccio le note di petto?" - "Dove posso trovare materiale sulla rassegna stampa di Beniamino Gigli?" - e molte altre ancora. E' sorta quindi spontanea l'esigenza di codificare tanta richiesta su un supporto di facile e veloce consultazione, che tolga una volta per tutte via la patina di vecchio e di mistero che sembra aleggiare attorno a tutto quello che è l'Opera lirica italiana e che, in definitiva, la sta solo uccidendo per interessi tutt'altro che culturali.

Cantare bene è molto più semplice che cantare male e forse oggi pochi lo sanno, ma il percorso di studio dev'essere fatto a regola d'arte; e proprio oggi è arrivato un importante comunicato del nipote di Beniamino Gigli che ha visionato il primo numero de "Il giornale del Belcanto Italiano ®, dando il suo diretto assenso e aggiungendo di scrivere chiaramente nella presentazione del nostro intenso lavoro questo suo messaggio, pregandomi anche di renderlo pubblico: "La famiglia  Gigli  autorizza  Astrea Amaduzzi  nello svolgere la sua attivita di insegnante di canto perché convinta della qualità  della sua scuola. Beniamino  Gigli"

Il Dott. Gigli, pur non essendo musicista di professione, è un grande appassionato di Opera e ci ha detto più di una volta di aver ascoltato dal vivo tanti grandi Cantanti che frequentavano casa Gigli, e poi naturalmente anche a teatro. Con grande soddisfazione ha scritto per me un bel documento che oggi condivido con i miei lettori:

"Cari amici cantanti se avete problemi di canto irritazione alle corde vocali, non vi dò medicina ma vi dico di ascoltare Astrea Amaduzzi un soprano dalla tecnica vocale sopraffina
Beniamino Gigli, Roma, 10/1/ 2016"


Una tale conferma non può che rendere felice me e tutto il gruppo di lavoro di Belcanto Italiano ®. 
 del nostro giornale digitale, completamente gratuito e disponibile in tutto il mondo

La sua pubblicazione  è nata dalla sinergia di intenti tra il "Centro Internazionale di Studi per il Belcanto Italiano ® di Recanati Beniamino e Rina Gigli", dalla storica Associazione "Beniamino Gigli" di Recanati e da Belcanto Italiano ® che ha sede a Ravenna.

Non mi resta che augurarvi buona lettura delle nostre rubriche e dei nostri articoli:

"I Gigli del Belcanto, o sia storia e tradizione della tecnica vocale Italiana"
"Le basi fondamentali del Canto Lirico: LA RESPIRAZIONE"
"La tecnica vocale spiegata da Rosa Ponselle"
"Lauri-Volpi sul funzionamento pratico della respirazione diaframmatico costale"
"Audizioni" e "Masterclass".

Un cordiale saluto e buon Belcanto Italiano a tutti!

M° Astrea Amaduzzi









lunedì 28 marzo 2016

Nel segno del Belcanto Italiano - omaggio a Beniamino e Rina Gigli

Si sono svolte a Roma, sotto i migliori auspici dell'attento ascolto del Dott. Beniamino Gigli Jr.
le lezioni di Belcanto Italiano ®, e poi a Ravenna e Recanati con studenti di Canto che ormai giungono da ogni parte del mondo: America, Colombia, Cile, Brasile, Belgio, Iran...


Alcuni degli Allievi, assieme ai Maestri, Astrea Amaduzzi, Docente internazionale di Belcanto Italiano ® e Mattia Peli, Direttore d'orchestra e Pianista, si sono dati appuntamento a Recanati, cittadina che ha dato i natali al grande Tenore Beniamino Gigli, e per gentile concessione del Comune e dell'Assessorato alla Cultura di Recanati nella splendida Aula Magna, per accompagnare il Concerto, il Maestro Mattia Peli ha suonato sul pianoforte originale del grande Tenore di Recanati.

Allievi e docenti di Belcanto Italiano, all'Aula Magna del Comune di Recanati, assieme ad alcuni amici a conclusione di "Nel segno del Belcanto Italiano" - 18 marzo 2016, con il pianoforte di Beniamino Gigli ed il Presidente della storica Associazione nazionale "Beniamino Gigli" di Recanati, Pierluca Trucchia che ha organizzato e presentato l'evento!

Il saggio-concerto è voluto essere occasione per tenere alto il nome della vera Tecnica Vocale Italiana e di quel che rappresentano anche oggi, oltre che Beniamino e Rina Gigli, alcuni tra i più grandi Cantanti italiani di tutti i tempi,  appunto, "nel segno del Belcanto Italiano".
Le linee guida di Belcanto Italiano ®, da sempre, si dirigono verso una grande attenzione della partitura e nel totale rispetto di ciascun Allievo, per valorizzarne le proprie potenzialità vocali e artistiche, per cui non è importante avere una voce grande o piccola, chiara o scura, piuttosto è fondamentale che si impari a cantare a regola d'Arte con la voce che è tesoro prezioso proprio di ciascuno studente, senza operare forzature che risultano sempre e soltanto dannose.

Si sono succeduti così i Baritoni Amir Hossein Sheikh e Joaquin Alejandro Rivera che hanno eseguito rispettivamente arie care a Gigli, "Core 'ngrato" di Cardillo e "Musica proibita" di Gastaldon, e i Soprani Marta Pacifici e Valeria Fincato, che hanno eseguito rispettivamente le arie "L'ho perduta me meschina" da "Le nozze di Figaro di Mozart e "Cari giorni" da "Ines De Castro" del compositore recanatese Giuseppe Persiani. La giovanissima Marta Pacifici ha anche duettato con la Docente dei corsi, M° Astrea Amaduzzi, nel "Pie Jesu" dal "Requiem" di Webber


I Docenti, M° Astrea Amaduzzi Soprano ed esperta di Tecnica Vocale e prassi esecutiva belcantistica, e il M° Mattia Peli, al Pianoforte di Beniamino Gigli e nei corsi Docente di interpretazione, hanno eseguito invece: Haendel - Ombra mai fu (da Serse)
Mercadante - Là posa. Bella ancora, Ma negli estremi istanti (da Il giuramento)
Verdi - Arrigo, ah parli a un core (da I vespri siciliani)
Rossini - Il vecchiotto cerca moglie (da Il barbiere di Siviglia)
Donizetti - Scena della pazzia, Il dolce suono, Ardon gl'incensi (da Lucia di Lammermoor)

L'evento è stato presentato da Pierluca Trucchia, Presidente dell'illustre Associazione "Beniamino Gigli" di Recanati

Ecco di seguito altri estratti audiovideo e foto del saggio - concerto, "Nel Segno del Belcanto Italiano!"







Marta Pacifici - Soprano - Mattia Peli Pianoforte - Nel segno del Belcanto Italiano!- Recanati, 18 marzo 2016

Valeria Fincato - Soprano - Mattia Peli Pianoforte - Nel segno del Belcanto Italiano! - Recanati, 18 marzo 2016

Amir Hossein Sheikh - Baritono - Mattia Peli Pianoforte -  Nel segno del Belcanto Italiano! - Recanati, 18 marzo 2016
Joaquín Alejandro Rivera - Baritono - Mattia Peli Pianoforte -  Nel segno del Belcanto Italiano! - Recanati, 18 marzo 2016
Nel segno del Belcanto Italiano! - omaggio a Beniamino e Rina Gigli - Recanati, 18 marzo 2016


 

mercoledì 23 marzo 2016

Audizione per Soprano lirico leggero


Cercasi Soprano lirico - leggero per progetti lirici internazionali a cura di Belcanto Italiano ® Artists Management, Belcanto Italiano ® e Associazione "B. Gigli" di Recanati.
L'audizione si svolgerà a Recanati (MC) entro maggio 2016.

Per partecipare all'audizione inviare all'indirizzo di posta elettronica
biam.opera@gmail.com
entro e non oltre il 30 aprile 2016 il proprio curriculum e una foto specificando:
- nome
- cognome
- nazionalità
- data di nascita
- residenza
- recapito telefonico cellulare / whatsApp
- Bisogno del Pianista Accompagnatore?  specificare: Si/No
- indirizzo di posta elettronica
- titoli di tre arie in lingua italiana che si intendono eseguire
L'audizione, senza limiti di età e nazionalità è gratuita.

E' richiesto un contributo di 20 € se il candidato richiede il pianista accompagnatore, da versare direttamente alla Segreteria il giorno in cui ci sarà la convocazione dell'audizione.

In caso contrario il Candidato potrà sostenere l'audizione con il  proprio Pianista accompagnatore.

mercoledì 9 marzo 2016

Respiration in Operatic Singing

Breathing is quite a natural and easy mechanism; however, when it is applied to operatic singing it must be done in a professional manner.

Proper breathing, in addition to a total laryngeal flexibility and the identification of a correct resonance spot, constitutes the fundamentals of the best vocal technique.

Famous or lesser-known theoreticians tend to overcomplicate the topic of operatic breathing. Actually most students experience severe difficulties during the emission phase because of respiratory laziness or a tension of shoulders and neck muscles.


Operatic breathing is challenging but not so much complicated!

Diaphragm, intercostal and abdominal muscles are the main sustaining elements for operatic singing. These three areas, well used, with an appropriate coordination of an absolutely free larynx, are the fundamental basis of the art of singing.

Let us schematically examine the breathing mechanism based on my direct experience as an artist and as a teacher.

1) The lungs have a dishomogeneous shape and have much more capacity at the base. (low)


2) The diaphragm is located at the base of the lungs. (low) 



3) The intercostal muscles that directly help in the breathing phase are mainly those of the floating ribs. (the lower ones)


4) The muscles that sustain and control breathing  are the abdominals (once again, those from the abdomen downwards to the groin, low)


Obvious Deduction: OPERATIC BREATHING CANNOT BE EXCLUSIVELY HIGH OR APICAL since the most capacious and effective areas for air and power are located downwards.

What is the best way for a singer to breathe?

Inhaling:  the diaphragm lowers, the intercostal muscles, abdomen and ribs expand. This process is aided by the amazing bellows of the abdominal muscles. In this phase, the singer completely relaxes both throat and shoulders and mentally prepares the intonation of the vocal sound, while the larynx is completely free, and the soft palate is slightly lifted, as if you were about to yawn.

Expiration: the diaphragm moves upwards, the intercostal muscles and the abdomen tighten up, while the abdominal muscles regulate the emission speed and maintain the pressure through a conscious sustain on these muscular points.  In this phase, the singer keeps both shoulders and throat completely relaxed allowing the larynx to move and slide freely. Lastly, the singer strategically uses the lips, tongue and soft palate in order to project the sounds in what is commonly called ‘the mask’ and at the same time to pronounce the words clearly.

Nowadays, we see a lot of theoreticians who promote ‘new’ techniques, dismissing older methods as archaic. Which way is best?  To answer this, pay attention to what the best artists - past and present - have to say. 

Think: would you ever take piano or violin lessons with a teacher who is not capable of playing? Of course not. Then, why would you call “maestro” theoreticians who are not able to sing? If not, I invite you to read in the following appendix some of the most interesting quotes from great opera singers whose skills are proved, amongst other things, by immortal recordings.

“And here we are with another debate: the discrepancy of opinions amongst voice scientists. The cantor, however, should disregard these analytical lucubrations and use the judgment acquired thanks to the real experience of singing. Also, the cantor has to deal with urgencies and  problems which might appear unexpectedly, sometimes even in the middle of a scenic representation or while singing.” - (Giacomo Lauri - Volpi, “Misteri della voce umana” Ed. Dall’Oglio - pages 77- 78

Appendix: GREAT SINGERS AND THEIR INSIGHTS ON BREATHING


Lauri-Volpi on breathing and on how to find "harmonics":
"...I have always thought that breathing is diaphragmatic and costal because we have two soundboards, this one and this one. However, if we just limit ourselves to the ribcage and we forget the head, we will not find harmonics. It is the same thing with a piano: if we do not use the pedal, what is the use of that big box of wood…?”
Beniamino Gigli : breathing "on the breath" and deep breathing:
"The first prerequisite to be able to sing correctly is that you have to sustain your voice, you have to breath very deeply, because singing is all about breathing and breathing has to be done with the diaphragm. The diaphragm is paramount. "

Carlo Bergonzi on how important is the breathing command for good vocal technique:
“… I have sung with great tenors such as Gigli, Schipa and Pertile. I would ask them technical advice in between breaks: “Commendatore, how do you breathe during those vocal attacks in the "passaggio" area?”. And Gigli would answer: “My dear, put your hand right here above the diaphragm while I breath”. In order to give me an example, he would start with the first phrase “Mi par d’udir ancor”. Many people today would say: “This is an old technique”. They are mistaken: the technique is one and it is based on breathing command; it is the interpretation that changes over the years”.

Conversation between Arturo Toscanini and  Giuseppe Valdengo:
"The breathing has to be aligned with the sound, naturally, because without proper breathing there is no bel canto!
(taken from "Scusi, conosce Toscanini?" Musumeci Editore 1984, p. 77)

Lauri – Volpi’s interview in Busseto, June 12, 1976:
I said to Toscanini “Maestro, this the tenth time I am going back on stage and the audience is calling you. Come with me”. And, then, we went back on stage five additional times. When the curtain closed, he said: “Listen, Lauri-Volpi, I feel the passing of the time just like you, but I did not know that a human being had so much strength as to be able to recover breaths, breathe again and get until the end with such an impetus. I thought you were going to kick the bucket”

Giuseppe Valdengo’s interview at a friend’s house, April 1977:
You teach operatic singing. What is the first thing you teach?
“Breathing: you sing through breathing. Then, vocalizes. You need time and a lot of patience before singing an aria. I teach what I know”.

Mariella Devia’s interview, September 28, 2010:
"The technical foundation of singing is, undoubtedly, breathing. I have done a lot of work on myself, listening to myself and having other people listen to me."

Tenor Ugo Benelli’s interview:
"Do you have any piece of advice you want to give students? About what is advisable to do during the study and what should never be done, from the technical perspective?”
- The main thing is “singing on the breath”, but explaining this concept is very difficult. Montarsolo said that our body should act as if we are sleeping except for the diaphragm and the breath column. Bruscantini recommended placing a large belt on students’ waist, placed below the diaphragm (and he did this for his whole life) in order to get them used where the just inhaled breath has to be sustained. I talk about softness and waves that delicately hit the rocks. When we talk about “legare” or “appoggiare” we have to imagine a shovel or a spade that has to pick something up …. And I think that when the body is slightly leaning forward, finding the right support might be easier. When singing, shoulders should never be raised as you breathe, having a tension in the body or singing with the head too up high because, then, the sound shifts to the throat. Simoniato, during a recording of Cenerentola, used to say: “Piccinella, tilt your head down”. That was a very useful tip.-"

Intervista a Luciana Serra
“...The voice has to be projected outside and the mouth has to be oval shaped. A great importance should be placed on words. Breathing is identical for all vocal ranges (sopranos, baritones, tenors, etc.), and everybody should have agilities…” (taken from website "operaclick")

Jose Carreras’s interview
"My technical training is based on sustaining the sound on the breath, always, and to never tighten the throat”

Speaking of Luciano Pavarotti:
“In Pavarotti’s way of singing, not everything was on the same level (for instance, mezzevoci), but his foundation was very solid: breathing by the book, sustained by the diaphragm, voice placed in the ‘mask’, proper transition of register and, therefore, his high notes were effortless and shrill."
(Alberto Mattioli on Luciano Pavarotti taken from the book "Big Luciano"Mondadori, 2007)

Gabriella Tucci’s interview:
"Another important section of your profession is devoted to teaching. What is your teaching essentially based upon?
My teaching covers a 360° spectrum, in that we study singing in its technical aspects. I especially insist on breathing (which is often neglected or incorrectly taught, nowadays)"

Bruno De Simone’s interview:
Sesto Bruscantini (...) “warned” right away: “be aware that with your interpretative characteristics, you will be given Buffo roles but– he added – you should be well prepared to execute them. Not only it has to be agile and quick in the "sillabato". You should keep your vocality solid and well polished. For this reason, first and foremost you have to learn really well to sing legato on the breath. This is the foundation for a proper vocal emission. Otherwise, you run the risk of becoming a speaking buffoon!" 

Sonia Ganassi’s thoughts - bel canto coloratura mezzo-soprano (particularly, "mezzo-soprano rossiniano") : “I have always done agilities using a great breath control… a very strong technique… nothing can be done, not even a sound, without proper technique. Operatic singing is technique and hard work on your own instrument with a lot of dedication and perseverance!!! (Click here for the  video)

Luisa Tetrazzini :
"The lungs and diaphragm and the whole breathing apparatus must be understood, because the foundation of singing is breathing and breath control. I breathe low down in the diaphragm, not, as some do, high up in the upper part of the chest. I always hold some breath in reserve for the crescendos, employing only what is absolutely necessary, and I renew the breath wherever it is easiest. A singer must be able to rely on his breath, just as he relies upon the solidity of the ground beneath his feet. A shaky, uncontrolled breath is like a rickety foundation on which nothing can be built, and until that foundation has been developed and strengthened the would-be singer need expect no satisfactory results.

There must never be any pressure from the throat. The sound must be made from the continued flow of air. You must learn to control this flow of air, so that no muscular action of the throat can shut it off. The quantity of sound is controlled by the breath."

And now a video that is worth a thousand words. The "Divina" asks some of her students to do a practical exercise. It is the same exercise that I recommend to my students (but, who many of them do this exercise regularly? ;) )
Happy breathing to everybody!
M° Astrea Amaduzzi



Articolo originale di Astrea Amaduzzi Traduzione di Antonella Maddalena, revisione a cura di Francesca Pintaudi e Mattia Peli



Aperte le iscrizioni per l’Anno Accademico 2020/2021 in Italia per Alessandria e Castelvetro di Modena

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(corso primario, medio e avanzato)
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Opere in programma in collaborazione con importanti realtà estere:
Rigoletto e Cavalleria rusticana

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