sabato 25 luglio 2015

Uno straordinario metodo per Baritoni

Cari amici, oggi abbiamo il piacere di fare un regalo a tutti i Baritoni:

Alessandro Busti (1799-1859)
- Studio di canto per baritono (Napoli, Cottrau, 1874) - 




Alessandro Busti,  allievo del castrato Girolamo Crescentini, è stato un tenore, maestro di canto e prolifico compositore italiano di lavori sacri, così come di trattati, tra i quali "Studio di canto per baritono" (1874).

Fu il creatore del ruolo del Duca d'Alziras ne "La zingara" di Donizetti ed insegnante di canto al Real Conservatorio di Napoli. Tra i suoi allievi: Alfonso Buonomo (compositore di una decina di opere liriche), Gaetano Braga (compositore e violoncellista che ai suoi scolari raccomandava, prima di prendere in mano il violoncello, di studiare il "belcanto" per saper "ben cantare" sullo strumento), Vincenzo Curti (pianista), Nicolò Gabrielli, Erennio Gammieri, così come il famoso tenore Raffaele Mirate (il creatore del ruolo verdiano del Duca di Mantova nella prima assoluta di "Rigoletto" del 1851) e il celebre baritono Filippo Coletti (creatore di ruoli verdiani quali Gusmano nella "Alzira" e di Francesco ne "I Masnadieri", come anche di Donizetti, Mercadante e Pacini), uno dei tre baritoni principali dell'Ottocento, con Antonio Tamburini e Giorgio Ronconi, antico modello di "Baritono verdiano". Verdi revisionò il ruolo di Germont ne "La traviata" per Coletti, la cui interpretazione ridefinì il ruolo così come è conosciuto oggigiorno.  
Il Baritono Filippo Coletti
Scrive Busti, proprio al principio della prefazione a questa sua opera didattica, a motivazione di questa versione per baritono, la seguente spiegazione: "La favorevole accoglienza fatta alla mia Opera Didascalica di Canto già composta appositamente per gli alunni del Real Collegio di Musica di Napoli, e le reiterate richieste avute perché, trovandosi questa composta per voce di Soprano, lo fosse per tutte le voci, mi hanno indotto a portare alcuni cambiamenti necessari all'uopo, e lo Stabilimento Cottrau ne ha di già pubblicato la riduzione per tutte le sei voci."

Più avanti, dichiarando il fine di questo suo metodo, continua dicendo: "Lo scopo di quest'Opera è precipuamente quello di preparare l'allievo nello studio del vocalizzo, assolutamente necessario per ben cantare.
Egli deve aver sicura la intonazione; e'l diligente Istitutore, studiando i mezzi del medesimo, lo istituirà dapprima a ben mettere la voce sul vero portamento di essa: non dovendo 'strisciare' come da molti si pratica, poiché credono che tal sia il portar la voce. Deve altresì l'Istitutore porre attenzione che l'allievo non isforzi i suoni, e giunga al pieno della voce gradatamente.
Canti 'legato' e non stacchi i suoni, se non quando la frase lo indicherà: e dovendosi tanto eseguire, non tralasci mai di portar la voce; ma, spingendo leggermente il fiato, rendere il suono distinto, come se fosse accentato.
Deve inoltre attendere al modo come adoperar bene la respirazione, cosa principalissima e trascurata, per non renderla pesante, aspirata urtando la gola. Finalmente badi a non ispezzare le frasi, nè le parole, ed i periodi di un canto: come pure dar gradazione al colorito. Quante volte poi dovrà l'allievo cantar con le parole, siano queste ben sillabate, con pronunzia distinta e non affettata.
In ultimo gli deve far eseguire un corso completo di vocalizzo, attendendosi a tal uopo alle composizioni pubblicate de' celebri Aprile, Righini, Crescentini ed altri rinomati Maestri: istruendolo ben' anche nelle diverse maniere di dire il Recitativo, e fargli cantar qualche pezzo classico, per dargli una conoscenza della Musica de' celebri fondatori delle scuola di Canto."

Analizzando la parte pratica degli esercizi vocali del metodo di Busti, si nota immediatamente come egli (dopo due sezioni preparatorie costituite da "elementi di lettura musicale" e ottanta brevi esercizi di "divisione del tempo musicale" a voce sola, nei quali esplora moltissime combinazioni ritmiche diverse) con il primo esercizio vocale con accompagnamento di pianoforte, punti subito all'acquisizione del LEGATO, come egli stesso dice: "Il primo esempio serve per mettere la voce legando un suono con l'altro, col semituono che vi si troverà, nel modo ascendente e discendente."

Partendo dalla "messa di voce" e dall'intervallo di 2nda egli arriva progressivamente addirittura fino a quello di 15esima, con esercizi di preparazione all'esecuzione di tutti gli intervalli!



Interessante come, per ogni esercizio, l'autore indichi sempre in quali punti respirare, come egli stesso precisa: "La intiera respirazione è segnata con due virgolette ,, la metà con una ,".


Seguono i "Ristretti esercizi di canto", da eseguirsi "sempre legato", che prediligono il semitono, e l'esecuzione di tutti gli intervalli come di sequenze d'estese scale diatoniche.




Corpo centrale del metodo di Busti sono le successive "melodie facili e progressive" costituite da 33 Melodie per baritono con accompagnamento di pianoforte, alle quali seguono "Sei Melodie per esercitarsi sugli abbellimenti del canto": "Esercizio pel gruppetto, per l'Appoggiatura, Esercizio per l'Acciaccatura, Esercizio pel modo sincopato, Esercizio pel Trillo, Esercizio per Terzine e Sestine", più 5 vocalizzi accompagnati, da eseguirsi "sempre legato", titolati "Breve esercizio giornaliero per baritono" le cui finalità di studio vengono così descritte: "un piccolo saggio di canto maestoso e vibrato pel canto declamato, onde ben mettere la voce, sostenerne il suono, e svilupparne con gradazione il colorito."


E ancora: "Per l'assiduo esercizio indispensabile al cantante, affin di rendere sempre più pieghevole e di sicura intonazione la sua voce e di ben regolare la respirazione, presento qui poche Melodie, con che lo studioso, tutti i giorni, dopo la scala diatonica non misurata potrà esercitarsi su le grazie del canto, evitando così la noia dello studio sterile uso a praticarsi. Queste Melodie potranno eseguirsi o per parte isolatamente o interamente, facendo ben attenzione ai movimenti ed a tutti i segni così pel colorito come per la respirazione."


A concludere quest'opera didattica di Busti troviamo otto "Melodie per la voce di baritono, scritte espressamente e dedicate all'egregio artista Filippo Coletti dal suo Maestro Alessandro Busti", divise in quattro iniziali e quattro "di perfezionamento", che, toccando tonalità diverse, riassumono un po' tutte le possibilità date alla voce di baritono, alternando tempi lenti a veloci, con diversi tipi di ornamentazioni e colorature, agilità di terzine e quartine, così come varietà di stile e carattere, di ritmi e di dinamiche (dal ppp al ff) richieste all'esecutore, nell'ambito di una estensione totale di dodicesima, procedente dal si bemolle basso al fa bequadro acuto. Come lui scrive: "Gli esempi di perfezionamento servono per rendere più sicuro l'allievo nella giustezza del fraseggiare e dell'accentare."




esempi musicali;

- Aria di Gusmano dalla "Alzira" di Verdi





- Aria di Francesco da "I masnadieri" di Verdi







Potete scaricare questo straordinario Metodo di Canto per Baritoni, di una linea di Scuola squisitamente italiana, direttamente da questo link: BUSTI - STUDIO PER BARITONI

Buono studio a tutti i Baritoni!

M° Astrea Amaduzzi, M° Mattia Peli
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