mercoledì 24 aprile 2024

Il Festival Itinerante di Belcanto Italiano ai Navigli di Milano


Belcanto Italiano, marchio nazionale che nel 2024 celebra i dieci anni dalla sua creazione, festeggia il suo compleanno con nuovi appuntamenti e con il suo esclusivo Festival.

Per gli amanti della grande musica classica di Milano, il 27 aprile, sui Navigli, alle ore 21,00 sarà dato avvio a un appuntamento imperdibile: il Festival internazionale 'itinerante' di Belcanto Italiano sarà ospitato nella graziosa chiesa di San Silvestro con il concerto "DIXIT DOMINUS".
L'evento prende il nome dalla composizione di uno dei figli del grande Bach, Johann Christian Bach: il "Dixit Dominus" in re maggiore - WE15 che ebbe la sua prima esecuzione assoluta a Milano il 22 giugno 1758, nella chiesa di San Francesco Grande (che ora non esiste più), salmo dal quale, in avvio di serata, verrà eseguito l'angelico brano per soprano "Gloria, Patri et Filio, et Spiritui sancto".

Interpreti del concerto sono i Maestri Astrea Amaduzzi, soprano - Mattia Peli, organo - e alcuni degli allievi dell'Accademia Nazionale di Belcanto Italiano Diana Corradini, soprano - Massimo Garrone, tenore - Pier Luigi Melis, basso, con la partecipazione del tenore reatino Stefano Rossi.

Il ricco programma musicale, che propone ascolti in un excursus temporale che va dal Seicento sino alla fine dell'Ottocento, è impreziosito da brani d'agilità eseguiti dalla voce belcantistica di Astrea Amaduzzi, come il "Laudamus te" della 'Grande Messa in do minore' mozartiana e il primo movimento del mottetto vivaldiano "In furore iustissime irae": si potranno ascoltare musiche vocali sacre e operistiche d'ispirazione sacra di D. Castello, Monteverdi, Vivaldi, Telemann, Joh.Ch. Bach, Mozart, Rossini, Verdi, Franck, Puccini e Mascagni.

Il Festival di Belcanto Italiano si muove sul doppio binario dell'opera e della musica sacra, e ha portato, dal 2022 in poi, concerti operistici, recitals, concerti di musica sacra e opere in città quali Alessandria, Venezia, Milano, Reggio Emilia, Rieti, Cremona, senza tralasciare realtà di piccole località, portando la grande musica anche in piccoli paesi.

Il Festival ha avuto importanti patrocini: del Comitato per i festeggiamenti pucciniani "Puccini100" con la direzione artistica del Maestro Alberto Veronesi, del Ministero dell'Interno, della Confederazione Nazionale Archeologi, della Fondazione Mercadante di Roma, del Museo della Radio di Verona.

Quando non sono le persone ad entrare nella realtà di un festival musicale, ma è il festival ad avere un respiro internazionale perché riunisce allievi e docenti di diverse aree del mondo e si svolge in itinere, ecco che avviene una magia: ci si rende conto che la musica lega, unisce, avvicina, viaggia, favorisce relazioni, amicizie e benessere, protagonista di una bellezza antica, che, sulle vie percorse senza motori né telefoni, dai grandi compositori, non conoscerà mai fretta.

Spiccano all'attenzione, nel programma musicale di sabato sera, brani come il tenorile "Ingemisco" e il sopranile "Requiem aeternam" dal celebre Requiem verdiano anch'esso 'nato', per così dire, a Milano nel 1874, e naturalmente - nell'anno pucciniano in corso, che celebra i cento anni della scomparsa del Cigno di Lucca - l'omaggio non poteva che essere dovuto, con tre brani quali l'interessante "Gratias agimus tibi" per tenore, dalla giovanile "Messa di gloria", e i rari "Ad una morta! (Spirto gentil)" e il Largo religioso "Salve Regina" composti nel periodo 1881-82, quando il compositore toscano era ancora studente al Conservatorio di Milano, che il pubblico milanese potrà ascoltare in versioni complete quasi mai eseguite, secondo autografi recentemente ritrovati, con idee musicali poi riutilizzate da Puccini nelle sue prime due opere giovanili "Le Villi" ed "Edgar".

Ingresso libero, sino ad esaurimento posti.

mercoledì 20 marzo 2024

Il Belcanto Italiano Duo nel cuore d'Italia, a Rieti, per un concerto sulle diverse culture della fede


Dopo successi nazionali ed internazionali il Belcanto Italiano Duo torna a Rieti. In Piazza San Rufo, nota anche per essere il "centro esatto d'Italia", nella splendida cornice altomedievale della chiesa di San Rufo, ristrutturata nella metà del Settecento, il 23 marzo 2024, alle ore 18,30, si ripeterà l'incanto della grande musica che coprirà il vasto periodo che va dal Medioevo con Hildegard von Bingen fino ad arrivare alla fine dell'Ottocento con Puccini.

Il titolo del concerto, racconta già un ampio valore tematico di culture e narra un cammino di religiosità intima e vera: "La fede nell'opera e nella musica sacra".

Gli artisti, Astrea Amaduzzi soprano eclettico e raffinato, e il pianista Mattia Peli, attento studioso e poliedrico, saranno affiancati dai tenori Stefano Rossi e Massimiliano Garrone, in un crescendo lirico intenso e difficile ormai da ascoltare perfino nei grandi teatri, perché fatto anche di repertorio piuttosto raro e di scrittura virtuosistica.

Il concerto, che gode tra l'altro anche del patrocinio del Ministero dell'Interno e delle Comunicazioni Sociali di Rieti, e con l'attenta supervisione del direttore artistico, Renzo Fedri, è promosso dalla 5° Rassegna "Passaggio attraverso la Passione".

Ricco, vario e di alto livello artistico il programma, che propone anche un triplice omaggio: il compositore Giacomo Puccini nel Centenario della scomparsa, la stirpe musicale della famiglia Fedri, e il tenore Beniamino Gigli.



Programma del concerto:

G. Rossini - "Crucifixus" dalla "Petite messe solennelle" (1863)  - Astrea Amaduzzi, soprano

G.B. Pergolesi - "Salve Regina" in la minore per soprano (1° e 4° mov. "Salve Regina" - "O clemens, o pia", 1730) - Astrea Amaduzzi, soprano

Dario Castello - "Exultate Deo" (1625) - Massimo Garrone, tenore

W.A. Mozart - "Laudamus te" (dalla "Missa" in Do minore, 1783 - K.427) - Astrea Amaduzzi, soprano

C. Franck - Panis angelicus (dalla "Messe solennelle" op.12, 1872) - Stefano Rossi, Massimo Garrone, tenori

A. Vivaldi - "In furore iustissime irae" (1° mov. dal mottetto per soprano "In furore iustissime irae", 1725 ca. - RV 626) - Astrea Amaduzzi, soprano

C. Monteverdi - "Laudate Dominum" (dalla "Selva morale e spirituale", 1640) - Massimo Garrone, tenore

G. Verdi - "La Vergine degli angeli" (da "La forza del destino", 1869) - Astrea Amaduzzi, soprano

G. Verdi - "Son giunta, grazie o Dio...Madre, pietosa Vergine" (da "La forza del destino", 1869) - Astrea Amaduzzi, soprano - Massimo Garrone, tenore

G. Puccini - "Gratias agimus tibi", per tenore solo (dalla "Messa di Gloria", 1878-80) - Stefano Rossi, tenore

P. Mascagni - "Ave Maria" (sulla melodia dell'Intermezzo di "Cavalleria rusticana", 1890) - Astrea Amaduzzi, soprano

F. Liszt - Pater Noster (1847) - n.5 delle "Harmonies poétiques at religieuses" - Mattia Peli

G. Rossini - "Dal soggiorno degli estinti...Ma se alfin placato il nembo" (da "L'assedio di Corinto", 1826)

H. von Bingen - "Ave generosa", inno medioevale del XII sec. - Astrea Amaduzzi, soprano

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

mercoledì 13 marzo 2024

Chi ha il coraggio di contestare Verdi e Puccini sulla necessità di 'rispettare la partitura'?

Verdi e Puccini chiedono di rispettare le loro partiture musicali

A tutti coloro che sostengono che le esecuzioni delle creazioni operistiche possano essere (o addirittura, per alcune persone, 'debbano essere'!!!) "modificate continuamente e liberamente" al fine di rendere a detta loro, più espressiva musicalmente la musica o, per altri, al fine di 'attualizzare' la scena, rivolgiamo una semplice domanda (con video finale):

C'E' QUALCUNO CHE HA IL CORAGGIO DI CONTESTARE VERDI E PUCCINI SULLA NECESSITA' DI RISPETTARE LA PARTITURA (che comprende sia le note musicali scelte dal compositore che le indicazioni musicali-interpretative che le didascalie sceniche)???
 
PUCCINI
"Tutto non si può scrivere" - ammoniva Puccini, alludendo, si capisce, al "quid" imponderabile che la musica è chiamata ad esternare con la forza espressiva, "spesso condensata" - aggiungeva acutamente - "in una sola nota e perfino in una pausa": in uno di quei silenzi che il grande Maestro chiamava "musica sottintesa".
"Ma se tutto non è possibile scrivere, da parte nostra, si rispetti al massimo grado, da parte degli esecutori, ciò che è stato possibile segnare negli spartiti e nelle partiture". E questo, si badi bene, lo diceva parlando della musica di altri musicisti, che venerava: ma, si capisce, lo stesso discorso poteva e doveva servire per la sua musica. Per la quale, bisogna dirlo, era esigentissimo.
Così si legge nell'introduzione del libro "Puccini interprete di se stesso" del 1954, scritto da Luigi Ricci, rinomato pianista, preparatore vocale e direttore, che collaborò con Puccini per alcuni anni preparando le opere da Manon Lescaut al Trittico.
 
 
 
VERDI
A Giulio Ricordi - Genova, 11 aprile 1871 - scriveva:
"(...) io voglio un solo creatore, e m'accontento che si eseguisca semplicemente ed esattamente quello che ho scritto; il male sta che non si eseguisce mai quello che è scritto. (...) Io non ammetto né ai Cantanti né ai Direttori la facoltà di "creare", che, come dissi prima, è un principio che conduce all'abisso... Volete un esempio? Voi mi citaste altra volta con lode un effetto che Mariani traeva dalla sinfonia della "Forza del Destino", facendo entrare gli "ottoni" in "sol" con un fortissimo. Ebbene: io disapprovo quest'effetto. Quelli ottoni a "mezza voce" nel mio concetto dovevano, e non potevano esprimere altro, che il Canto religioso del Frate. Il "fortissimo" di Mariani altera completamente il carattere, e quello squarcio diventa una fanfara guerriera: cosa che non ha nulla a che fare col soggetto del dramma, in cui la parte guerriera è tutt'affatto episodica. (...)"
 
 



mercoledì 6 marzo 2024

L'importanza d'impostare le voci liriche sulla U nei centri e di mutare ad O nel passaggio verso la zona acuta - Intervista al soprano Astrea Amaduzzi - Praga, 2019

Il soprano Astrea Amaduzzi intervistata sulla tcnica vocale, dopo il suo concerto di Bel Canto a Praga - 5 maggio 2019

Il soprano - e maestra internazionale di Bel Canto - Astrea Amaduzzi, intervistata da Josef Zedník per 'KlasikaPlus' dopo il suo concerto al Dvořák Museum di Praga del 5 maggio 2019, rammenta agli studenti di canto l'importanza dell'imposto sulla vocale U nei centri e dell'esigenza di mutare ad O nel passaggio di registro verso la zona acuta. 


 

(...) Ciò è apprezzabile, ma a parte il silenzio c'è qualche persona concreta che ti ha ispirato?
Astrea risponde: "Certo, è il mio primo professore di canto, Ennio Vetuschi, che era un maestro di coro (nel coro in cui cantavo da piccola), direttore d'orchestra, violista ed eccezionale pianista, e che era diplomato in canto - ramo didattico. È stato lui ad insegnarmi, fin dalla mia prima lezione di canto, il fiato profondo, e a spiegarmi l'impostazione del registro centrale sulla vocale U, che concentra il suono e lo porta in alto."

E la U non si applica più ai suoni dell'area di passaggio?

"Mai! Salendo dobbiamo lasciare gradualmente la vocale U e passare alla vocale O e sulle note acute aprire maggiormente la bocca", - afferma la cantante con sicurezza, mostrando il principio su sé stessa cantando con bravura una scala dai toni più bassi a quelli più alti.

(Trad. it. a cura di Mattia Peli, sulla base della traduzione in inglese di Maria Zingopi dall'originale in lingua ceca)


...That is remarkable but if we abandon the silence is there any concrete person who inspired you?

Astrea answers: "Sure, it is my first Professor of Singing, Ennio Vetuschi, who was a choirmaster, violist and outstanding pianist who had graduated as a singing master. It was he who taught me from my first lesson, the deep breath, explained me the basis of the middle register on a concentrated approching to the vowel U."

And what about the intermediate tones? Is it considered the same?

"Never! We must leave the vowel U and pass to the vowel O and on the high notes open the mouth, says the singer with certainty and shows the principle with bravura on herself singing the scale from the lowest to the highest tones."

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To je úctyhodné, ale když odhlédneme od ticha, je nějaká konkrétní osoba, která vás inspirovala?

Astrea odpovídá: „Ano, je to můj první profesor zpěvu, Ennio Vetuschi, který byl sbormistrem ve sboru, kde jsem zpívala, dirigentem, houslistou a vynikajícím klavíristou a absolvoval jako profesor zpěvu. Ten mě od první lekce učil hluboký dech, vysvětlil mi základ střední polohy na koncentrovaném přiblížení se k vokálu „U“.

A na přechodných tónech už to „U“ neplatí?

Nikdy! Musíme opustit ´U´ a přejít směrem k ´O´ a na vysoké tóny už vokál otevřít,“ říká pěvkyně s jistotou. A ukazuje princip sama na sobě a bravurně předvádí škálu odspodu až po nejvyšší tóny.

 


INTERVISTA COMPLETA IN LINGUA CECA AL SEGUENTE LINK:
"Astrea Amaduzzi: la mia più grande ispirazione è il silenzio", di Josef Zedník (articolo originale in lingua ceca --> https://www.klasikaplus.cz/rozhovor/item/1352-astrea-amaduzzi-mou-nejvetsi-inspiraci-je-ticho

"Astrea Amaduzzi: la mia più grande ispirazione è il silenzio", di Josef Zedník - 'KlasikaPlus', 2019

 

 

 
Per approfondimenti: www.accademiabelcanto.com/
 
Il Belcanto Italiano Duo a Praga -


giovedì 8 febbraio 2024

Al teatro Filo di Cremona 'Gran Gala Lirico di Belcanto Italiano' dedicato a Puccini e ai cremonesi Ponchielli (maestro di Puccini) e Aldo Protti

Al Filo di Cremona, 'Gran Gala Lirico di Belcanto Italiano' dedicato a Puccini e ai cremonesi Ponchielli (maestro di Puccini) ed Aldo Protti, lunedì 19 febbraio 2024

L'essenza del vero Belcanto Italiano, torna al teatro Filo di Cremona. L'attesissimo Festival Internazionale itinerante di Belcanto Italiano, che già in Tournée ha messo in scena a Cremona Traviata e Rigoletto, quest'anno regalerà all'accogliente e appassionata platea cremonese, un Gran Gala Lirico di Belcanto Italiano internazionale e di alto livello che ha il patrocinio sia del Comune di Cremona che del Comitato Promotore delle Celebrazioni Pucciniane di cui Alberto Veronesi è presidente e direttore artistico.

Il 19 febbraio 2024, alle ore 20.30, la magia dell'opera vivrà nuovamente, vestendo di nuova ricchezza culturale il presente: a suon di armonie ricercate e acuti di puri "cristalli viventi", gli artisti faranno rivivere memorie leggendarie di grande concertismo internazionale.
L'evento, voluto, sostenuto e promosso dall'attenta Amministrazione Comunale della Città di Cremona, vedrà i seguenti interpreti calcare la scena: il soprano lirico di coloratura Astrea Amaduzzi ed il M° Mattia Peli, fondatori - come didatti di livello mondiale - dell'Accademia Nazionale di Belcanto Italiano e artisti che hanno al loro attivo, come solisti e come 'Belcanto Italiano Duo', un'attività più che ventennale nel mondo della musica classica.
A partire dagli inizi del 2000 - l'Amaduzzi come cantante lirica e Peli come direttore d'orchestra, pianista e compositore - si sono infatti esibiti, sia in produzioni operistiche che come concertisti, in auditori e principali basiliche d'Italia (a Milano, Piacenza, Venezia, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Genova, Roma, Pescara, Napoli e Lecce) e in diversi teatri italiani, tra i quali ne ricordiamo qui solo alcuni: Brescia (Grande), Verona (“Sala Maffeiana” del Teatro Filarmonico), Rovigo (Sociale), Busseto (Verdi), Fidenza (Magnani), Ravenna (Alighieri), Bologna (Guardassoni), Livorno (Goldoni), Siena (Teatro dei Rinnovati), Pisa (Verdi), Lucca (Teatro del Giglio), Recanati (Persiani), Atri (Comunale), Chieti (Marrucino), L'Aquila (Comunale), Rieti (Flavio), Roma (Teatro delle Emozioni), ed all'estero in sale da concerto e prestigiose chiese in Inghilterra (Londra), Svezia (Stoccolma), Germania (Duisburg e Regensburg), Repubblica Ceca (Praga), Polonia (Varsavia e Tarnów), Francia (Saint-Mandrier-sur-Mer) ed in Israele (Afula e Gerusalemme vecchia).
Assieme ai maestri di Belcanto Italiano, si esibiranno anche alcuni dei loro attuali allievi provenienti dall'Italia e dall'estero (USA e Romania) così come il baritono Pier Zordan, già interprete di Rigoletto, in coppia con la belcantistica Gilda di Astrea Amaduzzi (in precedenza, Violetta al Filo nel 2019), sulle scene del Teatro Filo di Cremona nel 2022.
'Special Guest' sarà Donald Becker, noto foniatra tedesco e tenore che ha avuto tra i suoi insegnanti anche il grande Carlo Bergonzi il quale amava ripetergli di cantare "sempre coperto", perfettamente in linea con la 'scuola di canto' dell'Amaduzzi, allieva di Carmela Remigio a sua volta allieva di Aldo Protti che fu, come Bergonzi, allievo al Conservatorio di Parma del celebre maestro Ettore Campogalliani.

Il programma della serata, passando dal genere dell'opera buffa a quello dell'opera drammatica, prevede arie e pezzi d'assieme (dal duetto al quartetto) di Mozart, Paisiello, Rossini, Donizetti, Verdi, Ponchielli, Mascagni e Puccini, interpretati oltre al Belcanto Italiano Duo, dai soprani Eva Sun (USA) e Diana Corradini (Italia), dai tenori Massimo Garrone (Italia), Andrea Torciere (Italia), Vizsnyai Botond (Romania) e Donald Becker (Germania), e dai baritoni Catalin Topea (Romania) e Pier Zordan (Italia).
Il soprano drammatico Eva Sun, allieva dell'Accademia di Belcanto Italiano, omaggerà Ponchielli, con la celeberrima aria "Suicidio" dall'opera più famosa del compositore cremonese "La Gioconda", così come Protti con i duetti per soprano e baritono "Rivedrai le foreste imbalsamate" dall' "Aida" di Verdi e "La povera mia cena fu interrotta" dalla "Tosca" di Puccini, da due opere 'cardine' nel repertorio e nella carriera del grande baritono cremonese.
Brani di "coloratura" invece per l'Amaduzzi che, oltre ad interpretare Butterfly, farà ascoltare al pubblico due arie d'agilità di rara esecuzione quali "D'Amor al dolce impero", dall' "Armida" di Rossini, e "Mercè, dilette amiche", dai "I vespri siciliani" di Verdi.
Ma il concerto sarà segnatamente dedicato nella seconda parte a Giacomo Puccini del quale quest'anno 2024 ricorrono i cento anni dalla scomparsa. Del cigno di Lucca, infatti, il pubblico di Cremona potrà ascoltare brani rari come le musiche vocali da camera "Terra e mare" e "Sole e Amore" (sul tema che poi diventerà quello del Quartetto de "La Bohème"), ma anche brani operistici noti agli ascoltatori come l'Intermezzo e "Sola, perduta, abbandonata" dalla Manon Lescaut, "Che gelida manina" da "La Bohème", "Ancora un passo or via" e "Un bel dì vedremo" da "Madama Butterfly", e il "Vissi d'arte" dalla "Tosca".

Un'occasione, quella del 19 febbraio, da annotare tra le date importanti, un concerto che non avrà bisogno di riadattamenti tanto cari alle mode passeggere, perché il Festival Internazionale Itinerante di Belcanto Italiano, impianta ogni suo spettacolo sul filo d'oro dell'intramontabile vera tradizione operistica italiana, quella del vero merito per cui l'opera oggi è patrimonio mondiale dell'umanità, espressione di una bellezza che mai tramonterà.


mercoledì 7 febbraio 2024

Alberto Veronesi interviene contro le regie moderne -in difesa dell'Opera lirica- nel concerto di Belcanto Italiano - Milano, 12 dicembre 2023

Alberto Veronesi interviene contro le regie moderne - in difesa dell'Opera lirica - nel concerto di Belcanto Italiano del 12 dicembre 2023 al Circolo Alessandro Volta di Milano

Alberto Veronesi, direttore d'orchestra e grande pucciniano, interviene (dal minuto 9.03 del video) contro le regie moderne - in difesa dell'Opera lirica - nel concerto di Belcanto Italiano a Milano, live 12 dicembre 2023, all'interno della serata organizzata da Lucia Gagliano, presidente dell'associazione Igna di Milano presso il Circolo Alessandro Volta.

Durante la serata musicale il Belcanto Italiano Duo, formato dal soprano Astrea Amaduzzi e dal M° Mattia Peli al pianoforte, e il baritono Pier Zordan hanno eseguito "Non più andrai farfallone amoroso" (da "Le nozze di Figaro" di Mozart), "Il vecchiotto cerca moglie" (da "Il barbiere di Siviglia" di Rossini), "Udite, o rustici" (da "L'elisir d'amore" di Donizetti), il Duetto "Come s'en va contento, Quanto amore" (da "L'elisir d'amore" di Donizetti), la Tarantella della Malibran "No chiù lo Guarracino", "Donde lieta uscì" (da "La bohème" di Puccini), con speciale dedica al M° Veronesi, "Bella siccome un angelo" (dal "Don Pasquale" di Donizetti), il Cantique de Noël ("Minuit, chrétiens") di Adam e, come bis 'a sorpresa', l'aria di Sofia "Ah, donate il caro sposo" da "Il signor Bruschino" di Rossini.

VEDI IL VIDEO - A.Veronesi interviene contro le regie moderne-in difesa dell'Opera-nel concerto di Belcanto Italiano 

Veronesi: "Quando io vedo che tu utilizzi Puccini e addirittura riscrivi la trama... che è una cosa che non ha nessun senso, è come fare i baffi sulla Gioconda, ma perché lo devi fare? Al San Carlo sabato è andata in scena un'opera dove nella Turandot era cambiata la storia, non era più la Cina antica, era in Toscana in un ospedale con un incidente di automobile, uno che sognava... ma che cosa c'entra questo con Puccini?
E poi soprattutto perché devi spendere milioni di euro degli italiani, di fondi pubblici? Perché uno se lo fa con i fondi privati fa quello che vuole, ma non coi soldi degli italiani, farsi queste cose dove tu distruggi l'Opera: io voglio sapere quei ragazzi che magari sono andati a vederla cosa hanno capito di un'opera, di una cosa fatta di un incidente, poi di uno che sognava perché era in coma, poi... cosa capisce di Turandot una persona del genere?
"!!!

Leggi anche la 'lettera aperta al M° Veronesi' del soprano Amaduzzi : https://alessandria.today/2023/07/29/lettera-aperta-al-maestro-alberto-veronesi-il-video/

domenica 14 gennaio 2024

L'importanza della Preparazione Musicale e Strumentale nell'esempio dei Cantanti lirici della storia del Novecento

La maggioranza dei cantanti lirici della storia del Novecento ha avuto una preparazione musicale-strumentale rilevante: quasi tutti i cantanti sono stati strumentisti (talvolta anche di livello concertistico) o comunque avevano studiato-suonato uno o più strumenti, prima di decidere di dedicarsi al canto!!!
Prima di buttarsi a cantare (o buttare qualcuno a cantare) sul palcoscenico, senza una preparazione musicale seria - dalla lettura delle note musicali ed il solfeggio fatto bene ad uno studio per lo meno minimo di armonia e pianoforte complementari - meglio pensarci bene!!!
Ecco una lista di grandi "nomi" con accanto menzionato lo strumento/gli strumenti da essi suonati, sui quali vi invitiamo a riflettere:

SOPRANI
Christine Nilsson (1843-1921), soprano --> pianoforte e violino
Eugenia Burzio (1882-1922), soprano --> violino e pianoforte
Emmy Destinn (1878-1930), soprano --> violino
Regina Pinkert (1869-1931), soprano --> pianoforte
Alice Verlet (1873-1934), soprano --> pianoforte
Marcella Sembrich (1858-1935), soprano --> pianoforte e violino
Melanie Kurt (1880-1941), soprano --> pianoforte
Maria Barrientos (1884-1946), soprano --> violoncello e pianoforte
Olive Fremstad (1871-1951), soprano --> pianoforte
Giannina Arangi-Lombardi (1891-1951), soprano --> pianoforte
Frances Alda (1879-1952), soprano --> pianoforte e violino
Frieda Hempel (1885-1955), soprano --> pianoforte
Angelica Pandolfini (1871-1959), soprano --> pianoforte
Kirsten Flagstad (1895-1962), soprano --> pianoforte
Amelita Galli-Curci (1882-1963), soprano --> pianoforte
Mercedes Capsir (1895-1969), soprano --> pianoforte
Ines Maria Ferraris (1882-1971), soprano --> pianoforte
Gabrielle Ritter-Ciampi (1886-1974), soprano --> pianoforte
Gilda Dalla Rizza (1892-1975), soprano --> pianoforte
Toti Dal Monte (1893-1975), soprano --> pianoforte
Lotte Lehmann (1888-1976), soprano --> pianoforte
Elisabeth Rethberg (1894-1976), soprano --> pianoforte
Lily Pons (1898-1976), soprano --> pianoforte
Maria Callas (1923-1977), soprano --> pianoforte
Rosa Ponselle (Ponzillo) (1897-1981), soprano --> pianoforte
Marion Talley (1906-1983), soprano --> violino e pianoforte
Adelaide Saraceni (1895-1995), soprano --> violino
Iris Adami Corradetti (1904-1998), soprano --> pianoforte
Rina Gigli (1916-2000), soprano --> pianoforte
Gina Cigna (1900-2001), soprano --> pianoforte
Renata Tebaldi (1922-2004), soprano --> pianoforte
Elisabeth Schwarzkopf (1915-2006), soprano --> pianoforte e viola
Anita Cerquetti (1931-2014), soprano --> violino
Magda Olivero (1910-2014), soprano --> pianoforte
Cecilia Gasdia (1960), soprano --> arpa e pianoforte

MEZZOSOPRANI - CONTRALTI
Irene von Chavanne (1863-1938), contralto --> pianoforte
Germaine Cernay (1900-1943), mezzosoprano --> pianoforte
Maria Capuana (1891-1955), mezzosoprano --> pianoforte
Florica Cristoforeanu (1887-1960), mezzosoprano --> pianoforte
Ebe Stignani (1903-1974), mezzosoprano --> pianoforte
Jane Bathori (1877-1970), mezzosoprano --> pianoforte
Rosette Anday (1903-1977), mezzosoprano --> violino
Marilyn Horne (1934), mezzosoprano --> pianoforte, flauto, violino e chitarra


TENORI
Fernando De Lucia (1860-1925), tenore --> contrabbasso (fu professore d'orchestra)
Giuseppe Anselmi (1876-1929), tenore -->  violino e pianoforte
Anton Bonachich (1878-1933), tenore --> pianoforte
Hans Bechstein (1872-1943), tenore --> pianoforte
Francesco Daddi (1864-1945), tenore --> pianoforte
Nicola Fasciolo (1868-1945), tenore --> pianoforte e organo
Richard Tauber (1891-1948), tenore --> pianoforte
Beniamino Gigli (1890-1957), tenore --> saxofono (nella banda di Recanati)
Giovanni Martinelli (1885-1969), tenore --> clarinetto


BARITONI
Giuseppe Campanari (1855-1927), baritono --> violoncello
Frederic Austin (1872-1952), baritono --> organo
Giovanni Inghilleri (1894-1959), baritono --> pianoforte
Ernest Tilkin-Servais (1888-1961), baritono --> violino
Willi Domgraf-Fassbaender (1897-1978), baritono --> pianoforte
Giuseppe Valdengo (1914-2007), baritono --> violino e oboe

BASSI
Vasili Petrov (1875-1937), basso --> violino
Léon Rothier (1874-1951), basso --> violino
Pavel Ludikar (1882-1970), basso --> pianoforte
Alexander Kipnis (1891-1978), basso --> diplomato in direzione d'orchestra a Varsavia nel 1912, si perfezionò in canto a Berlino
Tancredi Pasero (1893-1983), basso --> pianoforte (era pianista accompagnatore)
Italo Tajo (1915-1993), basso --> violino
Nicolaj Ghiaurov (1929-2004), basso --> violino e pianoforte

(Nelle foto sopra riportate: Beniamino Gigli sassofonista, Emmy Destinn violinista prodigio a soli 9 anni, Maria Callas ed Ebe Stignani al pianoforte)

 

Milano Recital Gina Cigna
data: 31/10/1978


https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000077357/2/milano-recital-gina-cigna-1.html