lunedì 16 marzo 2020

Mattia Battistini sull'importanza dell'impostazione della voce come base fondamentale del canto lirico


 

Nel mese di ottobre dell'anno 1922, apparve sulla celebre rivista "LYRICA" un breve quanto essenziale trafiletto scritto dal grande baritono italiano Mattia Battistini in cui viene sottolineata l'importanza dell'IMPOSTO VOCALE giusto fin dall'inizio dei propri studi nel canto lirico.

Un cantante deve assolutamente conoscere l'anatomia e la fisiologia della laringe per poter cantare bene? Risponde il celebre baritono Mattia Battistini!


ETUDES TECHNIQUES
Le Chant et la Science

Vous me demandez si un chanteur doit connaître l'anatomie et la physiologie du larynx.
A coup sûr, il n'est pas superflu de connaître son propre organe (surtout pour apprécier la répercussion de la voix dans la voûte palatine et les fosses nasales), mais je ne vois pas que ce soit absolument indispensable.
Pour moi, comme fils d'un grand professeur, j'ai étudié l'anatomie du larynx, mais, plutôt qu'à cette étude, j'attribue à une science absolue de la pose de ma voix le fait d'avoir réussi à dominer celle-ci.
Ici, j'affirme que le secret de l'enseignement consiste dans les soins que doivent apporter les professeurs à la dite "pose". Mais sont-ils tous capables de l'enseigner?
Une fois la voix bien placée, l'artiste peut se former lui-même, en faisant intervenir son goût, son individualité propre, sa culture générale, son intelligence et son aptitude à imiter les bons modèles.
Mais — j'y insiste — la base de tout le chant consiste en la pose de la voix.

MATTIA BATTISTINI.

(LYRICA, Octobre 1922) 

Mattia Battistini - L'importanza dell'impostazione della voce (LYRICA, ottobre 1922)

Voi mi chiedete se un cantante debba conoscere l'anatomia e la fisiologia della laringe. Sicuramente è utile conoscere il proprio organo vocale (soprattutto per determinare la risonanza della voce nel velo palatino e nelle fosse nasali), ma non lo ritengo assolutamente indispensabile. Per quanto mi riguarda, figlio di un grande professore, ho studiato l'anatomia, ma, piuttosto che a questo studio, attribuisco ad una scienza assoluta dell'impostazione della voce il fatto di esser riuscito a dominare la voce.
Qui, affermo che il segreto dell'insegnamento consiste nelle attenzioni che i professori devono portare alla suddetta "impostazione". Ma son tutti capaci d'insegnarlo?
Una volta piazzata bene la voce, l'artista può formarsi da solo, facendo intervenire il suo gusto, la sua individualità, la sua cultura generale, la sua intelligenza ed attitudine a imitare i buoni modelli.
Ma — insisto —  la base di tutto il canto consiste nell'impostazione della voce.

[trad. it., dal francese, di Carolina Barone]




MATTIA BATTISTINI, maestro di "bel canto" :

Bellissima figura d'uomo, possesso di scena da provetto artista, - subito la sua presenza impone. Basta il primo gesto, basta la prima frase, a semplice "recitativo", per rivelarci l'attore intelligente, nobile, elegantissimo e un maestro di "bel canto".
(...) ben pochi in questi ultimi tempi possedettero la flessibilità vocale del Battistini. Egli è dotato di un organo dai suoni tutti uguali e tutti omogenei: dalle note più gravi del baritono sino al "sol", al "la bemolle" ed al "la naturale" sopra al rigo. Talchè egli sale nella regione acuta con facilità senza pari, senza il minimo sforzo, con tale una spontaneità e grazia da incantare. E questa voce sì ricca, sì pastosa, ha vibrazioni tanto potenti da ricercare le più riposte fibre del cuore, perocchè il canto del Battistini non è solamente irreprensibile dal lato tecnico, ma è ideale di bellezza come stile e come interpretazione del pensiero e dell'affetto riposto dal compositore nel maraviglioso organismo della melodia, di questa quintessenza del sentimento umano, di questa sublime creazione della fantasia del poeta dei suoni.
Alla dolcezza ineffabile della nota, che s'alza nell'etra e conquide l'uditorio, alla efficacia dei ritmi, estrinsecazione fisiologica della intima emozione, il Battistini sposa armoniosamente il linguaggio della fisionomia sì espressiva, del gesto sobrio ed eloquente e di tutto quanto altro mai costituisce il linguaggio d'azione e che concorre, colla sua poesia visibile, a completare la poesia udibile e la creazione del personaggio drammatico.
Agli occhi nostri, il Battistini è un tipo d'artista perfetto.

(IL TEATRO ILLUSTRATO, marzo 1888)

Mattia Battistini su "IL TEATRO ILLUSTRATO", marzo 1888
 
 



 

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