domenica 19 gennaio 2014

Le agilità vocali secondo Enrico Caruso

Cari amici, oggi Belcanto Italiano propone un argomento molto particolare; vale a dire come il grande Tenore Enrico Caruso era solito studiare le agilità, da notare come venga usata la A nella zona grave, la O nella zona media e la U/O in quella più acuta, tratteremo in un altro articolo il buon uso di queste vocali come prezioso strumento per ciascun settore vocale (grave, medio e acuto).  Buona lettura a tutti!









(tratto da: "Caruso and the Art of Singing" (1922) scritto da Salvatore Fucito, il preparatore e l'accompagnatore pianistico di Caruso)


“Gradualmente, come Caruso raggiungeva la zona più alta, la vocale aperta "A" si sarebbe impercettibilmente fusa nella vocale "O", che continuava costantemente a divenire più scura di colore, o piuttosto a cambiare nella vocale "U"”

In altre parole, dal momento che si parla di “fusione delle vocali”, di cambiamento fino “a divenire più scura di colore” e di “mescolanza delle vocali” senza alcun “cambiamento nella posizione della gola durante l’intero esercizio”, ciò può voler significare una sola cosa, che è la stessa che mi hanno trasmesso i miei Maestri di Canto: si canta in UNA posizione COMODA e sostanzialmente con UNA vocale comoda che man mano si mescoli ad arte e senza rigidità alcuna alle altre; era il sistema chiamato delle “VOCALI MISTE”.

E’ molto interessante notare che un Tenore dalla voce piena e consistente come Enrico Caruso eseguisse messe di voce, filati, portamenti e agilità, tutte meravigliose specialità tecniche che oggi non si sentono fare in Teatro (cosa questa assai deplorevole) perché si tende a valorizzare un unico colore espressivo che è il FORTE con un suono largo e pieno di vibrato che spesso compromette anche l’intonazione.



Le colorature poi sono rifuggite dagli studenti come fossero sempre impossibili da eseguire, ma la sostanza di questa problematica rimane soltanto una: bisogna tornare a studiare seriamente e fare un’accurata lettura delle parti musicali.


Riportiamo oltre il testo italiano e inglese di questa sezione dedicata all’esercizio sulle agilità di Enrico Caruso:

<<Uno dei mezzi per conseguire la perfezione che cercava ed otteneva nell'uniformazione della voce era un lungo allenamento ai seguenti esercizi nella vocalizzazione.

 La "A" dovrebbe essere piuttosto aperta, con la bocca estesa in un ovale orizzontale; e si dovrebbe cantare l'esercizio con grande naturalezza e abbandono.

Gradualmente, come Caruso raggiungeva la zona più alta, la vocale aperta "A" si sarebbe impercettibilmente fusa nella vocale "O", che continuava costantemente a divenire più scura di colore, o piuttosto a cambiare nella vocale "U", precisamente come è qui graficamente annotato:

Qui dobbiamo indirizzare l'attenzione dello studente alla corretta maniera di allenarsi in questi esercizi, ricordandogli che Caruso diceva, "con pieno abbandono della gola." La graduale mescolanza delle vocali "A", "O", "U" dovrebbe dunque aver luogo senza alcun cambiamento nella posizione della gola durante l'intero lasso di tempo richiesto per la loro emissione.>>


<<One of the means toward attaining the perfection he sought and achieved in the equalization of the voice was long practice of the following exercises in vocalizing.

A (ah) should be quite open, with the mouth extended in a horizontal oval; and the exercise should be sung with great naturalness and abandon.

Gradually, as Caruso reached the upper range, the open vowel A would insensibly merge into the vowel O, which continued steadily to become darker in color, or rather to change into the vowel U (oo), precisely as is here graphically set down:

Here we must direct the attention of the student to the correct manner of practicing these exercises, reminding him that Caruso said, "with complete abandon of the throat." The gradual blending of the vowels A, O, U should therefore take place without any change in the position of the throat during the whole time required for their emission.>>


Ricordiamo che per chi fosse interessato a visionare l'intero testo di Salvatore Fucito, ecco il link da cui effettuare il download del testo:
http://www.belcantoitaliano.com/BELCANTO_LIBRARY_FILES/caruso_and_the_art_of_singing.htm


 

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Belcanto Italiano Masterclasses torna a Roma
dal 28 al 31 maggio 2015.

Durante il seminario sarà organizzato un incontro speciale
con il Dott. Beniamino Gigli,
nipote del grande Tenore Italiano.

Venite a trovarci nella Sala dei Papi in Piazza della Minerva!
Per informazioni e prenotazioni: 347.58.53.253
segreteria.belcantoitaliano@gmail.com 

Il seminario, rivolto a tutti i Cantanti, senza limiti di età e nazionalità, mira a sviluppare le migliori peculiarità di ciascuna Voce. Nei casi in cui si presentassero particolari difficoltà e varie problematiche nell'impostazione vocale generale, sarà possibile effettuare una rieducazione generale della Tecnica Vocale di Base,  saranno così suggeriti esercizi mirati a ripristinare un corretto uso della Voce nel rispetto della fisiologia di ciascun registro vocale.      



domenica 12 gennaio 2014

Caruso e la MESSA DI VOCE

Un esercizio utilissimo praticato da Enrico Caruso:
oggi quasi del tutto dimenticato, quello della MESSA DI VOCE.
La messa di voce ha una stretta parentela, quella della ricerca del suono.


Ho ascoltato tanti Cantanti, noti e meno noti, ingrossare il suono per il terrore di non essere sentiti.
Pessima scelta; questi cantanti dovrebbero imparare che non è tanto la "forza" a rendere un suono udibile, quanto la ricchezza di armonici, e questa grande presenza di suono (anche nel piano e nel pianissimo) è dato dalla famosa "VOCE CHE CORRE".

Una voce, per quanto piccola sia, bucherà sempre l'orchestra e viaggerà fino al loggione in Teatro se sarà sorretta da questa meravigliosa tecnica.

Se da un lato è vero che la messa di voce è piuttosto difficile da realizzare per un cantante alle prime armi, è anche vero che iniziare a far cantare un allievo alle prime armi direttamente forte è sicuramente deleterio.
I principianti devono "cercare" i suoni con dolcezza, a partire dal piano e dalla mezza voce, con morbidezza e sempre con il giusto sostegno del fiato - GIUSTO -  ne' troppo ne' troppo poco - il suono deve trovare la sua via (molto utile la vocale mista U - O).

Lasciamo adesso la parola direttamente ad Enrico Caruso, attraverso la testimonianza diretta del suo Pianista e Preparatore vocale, Salvatore Fucito (1875 - 1929).

 (N.B. la MESSA DI VOCE "conferisce grande bellezza al canto" allora perché alcuni oggi cantano tutto forte come se il Canto fosse l'olimpiade di chi grida di più e di chi fa più acuti?)






Ricordiamo che per chi fosse interessato a visionare l'intero testo di Salvatore Fucito, ecco il link da cui effettuare il download del testo:
http://www.belcantoitaliano.com/BELCANTO_LIBRARY_FILES/caruso_and_the_art_of_singing.htm



CARUSO'S "MESSA DI VOCE"
LA "MESSA DI VOCE" DI CARUSO

<<Messa di voce (the art of swelling out and diminishing the volume of a sustained tone in one breath) is an ornament of song that was held in high esteem by the great masters of the past; and it is quite worthy of that esteem, for it adds color and eloquence to sustained singing. But if it confers great beauty upon inging, its technique can be mastered only after long practice and diligent work. The singer must attain a notable perfection in the production of simple, sustained tones before he attempts to sing messa di voce; for this device, in order to be effective, requires a highly flexible voice.

There are no secrets for the acquirement of a beautiful messa di voce; it is fundamentally a matter of perfect breath control. (The singer must ever return to his motive power—the breath.) Caruso's messa di voce was marvelous in its effects—as in the last phrase of the flower song in "Carmen", 'Carmen, je t'aime'—because he had complete command of his airblast.

Nowadays comparatively few singers are able to deliver a beautiful messa di voce, for the mere reason that they have not acquired the principles of tone mastery. It is pitiful to watch a singer with a flushed face, a strained neck, and a rigid jaw attempting to sing messa di voce.

He imagines that he has only to exert pressure on his vocal organs, and an increase in tone will follow. He is soon disillusioned; his tone not only fails to increase, but is so stifled by the tightened muscles that it actually decreases in volume.

There can be no beautiful messa di voce unless the vocal organs are relaxed—the throat and the mouth should remain as in a state of repose—and the tone is emitted without strain or effort.>>




Enrico Caruso è il Duca di Mantova in Rigoletto di Giuseppe Verdi al Metropolitan, 23 novembre 1903
<<La "messa di voce" (l'arte di accrescere e diminuire il volume di un suono sostenuto in un unico fiato) è un ornamento del canto tenuto in grande considerazione dai grandi maestri del passato; ed è del tutto degno di tale stima, poiché aggiunge colore ed eloquenza al canto sostenuto. Ma se conferisce grande bellezza al canto, la sua tecnica può essere padroneggiata solo dopo lunga pratica e diligente studio. Il cantante deve raggiungere una perfezione notevole nella produzione di suoni semplici e sostenuti prima di tentare di cantare la "messa di voce"; perché questo espediente tecnico, per essere efficace, richiede una voce estremamente flessibile.

Non ci sono segreti per l'acquisizione di una bella "messa di voce"; è fondamentalmente una questione di perfetto controllo del fiato. (Il cantante deve sempre ritornare alla propria forza motrice—il fiato.) La "messa di voce" di Caruso era stupefacente nei suoi risultati—come nell'ultima frase dell'Aria del Fiore in "Carmen", 'Carmen, je t'aime'—perché egli aveva piena padronanza del suo getto d'aria.

Al giorno d'oggi relativamente pochi cantanti sono in grado di eseguire una bella "messa di voce", per la mera ragione che essi non hanno acquisito i principi della padronanza del suono. È deplorevole osservare un cantante con una faccia accaldata, un collo teso, e una mandibola rigida tentare di cantare la "messa di voce".

Egli immagina che debba solo esercitare pressione sui suoi organi vocali, e che ne seguirà un aumento del suono. Presto egli sarà disilluso; il suo suono non solo non riesce ad aumentare, ma è così represso dai muscoli irrigiditi da decrescere, in realtà, di volume. Non ci può essere "messa di voce" bella se gli organi vocali non sono rilassati—la gola e la bocca dovrebbero rimanere come in stato di riposo—e se il suono non viene emesso senza tensione o fatica. >>

(tratto da: "Caruso and the Art of Singing" (1922) scritto da Salvatore Fucito, preparatore e accompagnatore pianistico di Caruso)

Enrico Caruso è il Duca di Mantova  nel  Rigoletto di Giuseppe Verdi





Belcanto Italiano Masterclasses torna a Roma
dal 28 al 31 maggio 2015.

Durante il seminario sarà organizzato un incontro speciale
con il Dott. Beniamino Gigli,
nipote del grande Tenore Italiano.

Venite a trovarci nella Sala dei Papi in Piazza della Minerva!
Per informazioni e prenotazioni: 347.58.53.253
segreteria.belcantoitaliano@gmail.com 

Tra le materie di studio:
- respirazione
- postura
- tecnica degli attacchi e dell'emissione
- filati e mezzevoci
- fraseggio
- cenni di arte scenica
- tecnica della coloratura per tutti i registri vocali.
- Correzione della Tecnica vocale di base e cura di voci con problemi vocali.

Informazioni e prenotazioni:
arteconvivio@gmail.com - mobile: 3475853253



sabato 11 gennaio 2014

CARUSO E IL PORTAMENTO VOCALE

Facciamo chiarezza: il PORTAMENTO come s'intende troppo spesso nelle moderne scuole di Canto o come lo insegnano nei Conservatori è una sorta di glissato brutto e lamentoso; per questo, - giustamente - , il PORTAMENTO viene demonizzato e tenuto alla larga qual peste infettiva.

Ma allora perché un grande Cantante come Caruso avrebbe tanto apprezzato e praticato esercizi per FARE il PORTAMENTO?

Ecco che mi viene in aiuto il mio primo Maestro di Canto. Me lo ricordo ancora quando mi diceva: "Porta la voce, la voce la devi portare, lega!" e associava il termine PORTAMENTO al concetto del LEGATO...

Ecco svelato l'arcano, gli esercizi sul portamento vanno letti come "ESERCIZI PER PORTARE LA VOCE",  DA UNA NOTA ALL'ALTRA CON GENTILEZZA.

Non esiste voce ben portata e legata senza FLESSIBILITA' e MORBIDEZZA, ci si "appoggia" sul fiato e con morbidezza si canta in maschera portando la voce.

Ritengo quindi che il PORTAMENTO sia uno strumento indispensabile per cantare mirabilmente, senza sforzo fonatorio, e per produrre un LEGATO di altissima qualità (come se una nota fosse dentro l'altra", v. ESERCIZIO XXVI)
Lasciamo ancora una volta la parola a Caruso, attraverso la testimonianza diretta del suo Pianista e Preparatore vocale, Salvatore Fucito (1875 - 1929).


<<Questi tre esercizi [N.B. : esercizi ed esempi con l'uso indicato del "Portamento"!] li impiegò Caruso per coltivare la flessibilità della mandibola, e, sebbene la rapida ripetizione del "DO" faccia muovere facilmente e con agilità sia la lingua che la mandibola, il cantante non deve ostacolare il libero movimento dei due organi mancando di rilassarli. In questo, come in tutto ciò che riguarda il belcanto, la rigidità in qualsiasi voglia forma impedirà il raggiungimento dell'obbiettivo che il cantante si è prefissato - il bel canto.>>

(tratto da: "Caruso and the Art of Singing" (1922) scritto da Salvatore Fucito, il preparatore e l'accompagnatore pianistico di Caruso) - Pag. 193, Cap. IX " Caruso e il fondamento della tecnica vocale"

Buon "portare" la voce a tutti voi!


 
Il Tenore Enrico Caruso


Il Tenore Enrico Caruso è il Duca di Mantova nel Rigoletto di Verdi al Metropolitan  (1903)
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venerdì 10 gennaio 2014

Caruso e l'esercizio delle 5 vocali

Non dimenticherò mai il mio secondo Maestro di Canto, Gaspare Cantoresi.
Era un Tenore dalla voce formidabile, ricchissima di armonici, duttile, sempre in maschera. Ancora a 80 anni era semplicemente straordinario, prossimamente pubblicherò una sua biografia perché l'Italia è stata piena di Cantanti meravigliosi troppo spesso dimenticati e lui era senza dubbio uno di quelli.
Cantoresi era solito ripetermi (nelle lezioni che ho ricevuto da lui verso la fine degli Anni '80), il concetto di "maschera", di "giro del suono", di "legato" e di "vocali comode" sempre "sostenendo tutto con il fiato".
Erano pochi i basilari concetti di questi grandi Maestri, pochi, semplici e molto funzionali. Fu questo Tenore che mi insegnò l'esercizio delle 5 vocali su una stessa nota, dicendomi che negli anni a venire mi sarebbe stato molto utile e aveva ragione!
Ho scoperto successivamente che era un esercizio usato anche dal grande Enrico Caruso, che probabilmente l'aveva imparato dai suoi Maestri. Adesso lasciamo parlare direttamente Enrico Caruso attraverso la testimonianza diretta del suo Pianista e Preparatore vocale, Salvatore Fucito (1875 - 1929).

(PREMESSA: l'esercizio, apparentemente molto semplice, fatto a regola d'arte diventa in verità assai più complesso) ....




 <<Questo esercizio [N.B. : esercizio sulle 5 vocali A-E-I-O-U da eseguire in tempo "Adagio", partendo dal do centrale e ripetendolo con le 5 vocali per ogni nota salendo cromaticamente sino al mi bemolle acuto!], che è già stato riprodotto nel capitolo sulla produzione del suono (Capitolo VII), lo utilizzò Caruso allo scopo di fissare l'intonazione e di garantire un flusso costante di fiato che sia ben sotto controllo. Come tutti i vocalizzi che si esercitava a fare di tanto in tanto, secondo le sue necessità del momento, questo può essere impiegato efficacemente per altri scopi da quelli qui indicati; ma i cantanti lo troveranno davvero eccellente per l'acquisizione della precisione nell'intonazione e della stabilità nel gestire il fiato. È anche, certamente, di utilità come preparazione per il canto legato sostenuto. Inoltre, è mirabile come esercizio per la mescolanza delle vocali.>>

(tratto da: "Caruso and the Art of Singing" (1922) scritto da Salvatore Fucito, il preparatore e l'accompagnatore pianistico di Caruso) - Pag. 185, Cap. IX " Caruso e il fondamento della tecnica vocale"


L'esercizio, come scrive Fucito, risulta "mirabile per la mescolanza delle vocali". Questa curiosa espressione puo' risultare incomprensibile per chi non conosca bene cosa accade nel passaggio da una vocale all'altra.

Praticandolo lentamente, se la voce risulta essere ben "in maschera" e se tutti i muscoli adibiti alla fonazione saranno ben rilassati, ci si accorgerà che nel passaggio da una vocale all'altra accadrà una sorta di "liquido scivolamento" che favorirà il senso del legato; si noterà anche che la voce naturalmente, nella sua peculiare morbidezza tenderà ad assestarsi, soprattutto nella zona più acuta, a quelle che vengono chiamate "vocali miste". A tal fine è indispensabile un sapiente uso delle labbra che aiutino bene la pronuncia di ciascuna vocale.

Per chi fosse interessato a visionare l'intero testo di Salvatore Fucito, ecco il link da cui effettuare il download del testo: 
http://www.belcantoitaliano.com/BELCANTO_LIBRARY_FILES/caruso_and_the_art_of_singing.htm 

Buona lettura e buone vocali a tutti voi! 

Il Tenore Enrico Caruso




Il Tenore Gaspare Cantoresi

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Belcanto Italiano Masterclasses torna a Roma
dal 28 al 31 maggio 2015.

Durante il seminario sarà organizzato un incontro speciale
con il Dott. Beniamino Gigli,
nipote del grande Tenore Italiano.

Venite a trovarci nella Sala dei Papi in Piazza della Minerva!
Per informazioni e prenotazioni: 347.58.53.253
segreteria.belcantoitaliano@gmail.com 

Tra le materie di studio:
- respirazione
- postura
- tecnica degli attacchi e dell'emissione
- filati e mezzevoci
- fraseggio
- cenni di arte scenica
- tecnica della coloratura per tutti i registri vocali.
- Correzione della Tecnica vocale di base e cura di voci con problemi vocali.

Informazioni e prenotazioni:
segreteria.belcantoitaliano@gmail.com - mobile: 3475853253


mercoledì 1 gennaio 2014

Belcanto Italiano Masterclasses nel cuore di Roma

 
Belcanto Italiano Academy a Roma:
2° Masterclass nella Sala dei Papi, Piazza della Minerva

- Tecnica Vocale di base e rieducazione della voce
- Tecnica della coloratura - Postura e studio della gestualità
 
- Stile e interpretazione

Docenti:
Astrea Amaduzzi, Soprano ed esperta di Tecnica Vocale
Mattia Peli, Direttore d'orchestra e Pianista

Dal 9 al 14 febbraio 2014 - informazioni e prenotazioni: belcantoitalianoacademy@gmail.com


Saranno approfonditi aspetti riguardanti la Tecnica Vocale e l'interpretazione, Tecnica della Coloratura, Rieducazione e correzione della Tecnica Vocale di base,
cenni di Tecnica posturale e Arte Scenica. Orari del Corso: dalle ore 10,00 alle ore 13,30 e dalle ore 16,00 alle ore 18,30.
Gli orari possono essere soggetti a lievi modifiche a seconda dell’affluenza degli iscritti.
Le iscrizioni sono aperte fino a esaurimento posti.    
           
      Quote di partecipazione:
- Iscritti ordinari:
Euro 50 per ciascuna giornata di studio

- Principianti: (quota riservata a chi è completamente digiuno di Tecnica Vocale)
Euro 35 per ciascuna giornata di studio