sabato 16 luglio 2022

"Cantare non è gridare", ovvero il 'segreto' del Bel Canto

Ecco due citazioni ottocentesche che vi faranno riflettere, una scritta a metà Ottocento, l'altra verso la fine del medesimo secolo:

"CANTARE NON E' GRIDARE"!



GAETANO DONZETTI E LE SUE OPERE
« (...) Sempre nuovo ed immaginoso, ora gaio ed or triste, quando severo e sublime, quando tutta eleganza e tutto fiori, ci fa provare il vero incanto della musica, e una non avvi delle sue Opere, dalle più belle alle più leggiere, dalle manco alle più fortunate, che non racchiuda un pezzo da potersi propriamente chiamare classico.


Non ho toccato fino ad ora che delle sue composizioni sceniche.
E che cosa dirò del suo "Conte Ugolino", modello di declamazione poetico-musicale, in cui non solamente vestì di divine note i divini versi di Dante, ma di Dante entrò nello spirito, e con lui scese ardito nella Torre della Fame ad iterarne i lamenti, a rilevarne gli orrori?
Che dirò delle sue religiose armonie, nelle quali la parola di Dio è tradotta in suoni celesti? 

 

E come non mi stemprerò in lodi per le sue Raccolte da Camera, ove il gusto, la grazia e l'inspirazione stanno in pari grado con la chiarezza e con l'effetto?
O voi che insegnate o imparate, soffermatevi in questo palladio del Bello. Dalla squisitezza delle combinazioni, dalla soavità delle cantilene apprendete come si debba modulare la voce. Con tali modelli per guida, non istrazierete le orecchie ad altrui; la vostra carriera non sarà di breve durata, nè correrete il pericolo che vi scoppii una vena. Cantare non è gridare. Togliendo all'italica scuola la mellifluità e la dolcezza, le togliete la vita. Sono rose che essa addomanda, non isterpi, non bronchi..... »

(Francesco Regli - "Morti e vivi". Biografie artistiche pel nuovo anno 1850 - Tip. Fory e Dalmazzo, Torino 1850) 



Nell'introduzione ad una raccolta di canti di maestri italiani pubblicata nel 1887 a Berlino con il titolo di "IL BEL CANTO", F. Sieber scriveva:

"In unserer Zeit, wo sich das widerwärtigste Schreien aller Orten unter der beschönigenden Devise 'dramatischen Gesanges', breit macht, wo die unkundige Menge viel mehr darauf zugeben scheint, wie laut als wie schön gesungen wird, ist vielleicht eine Sammlung von Gesängen willkommen, welche — wie der Titel besagt — dazu beitragen möchte, dem bel canto wieder zu seinem recht zu verhelfen."

["Nel nostro tempo, in cui l'urlo più odioso si è diffuso ovunque sotto l'eufemistico motto di 'canto drammatico', e dove le masse ignoranti sembrano molto più interessate a quanto il canto sia forte piuttosto che a quanto sia bello, forse sarà benvenuta una raccolta di canti che — come dice il titolo — possa aiutare a riportare il bel canto al suo legittimo posto." - trad. it. a cura di Mattia Peli] 



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