Il Festival Internazionale 'itinerante' di Belcanto Italiano torna a Milano con il Concerto di Sant'Ambrogio |
A Milano, nella Basilica dei Santi Nereo e Achilleo, martedì 6 dicembre 2022, si avrà l'occasione di ascoltare, alle ore 21.00, un grande concerto internazionale: la serata musicale sarà dedicata principalmente ai capolavori della musica sacra del Sette e Ottocento, nelle ultime ore della giornata in cui tradizionalmente, secondo il calendario, si festeggia "San Nicola, vescovo di Mira", e in prossimità del giorno dell'anno in cui si ricorda che, grazie ai milanesi, il 7 dicembre 374, Ambrogio venne dichiarato vescovo della città.
Il concerto racchiude in sé una triplice motivazione che merita d'esser qui spiegata: oltre a voler essere un annuncio delle imminenti festività natalizie, è anche un richiamo come detto alla ricorrenza ambrosiana così sentita a Milano; ed infine, ma non per ultimo, si vuole festeggiare la conclusione dei lavori di decorazione della chiesa ad opera del pittore rumeno Iulian Rosu (presente in foto, nella locandina dell'evento).
Come osserva lo scrittore Luca Frigerio: "L'imponente mole della basilica dei Santi Nereo e Achilleo domina il contesto urbano attorno a viale Argonne, ben visibile anche dalla tangenziale. Quando venne eretta, durante l'episcopato del cardinal Schuster e alla vigilia del secondo conflitto mondiale (...) doveva animare il nuovo quartiere alla periferia orientale di Milano. (...) Il parroco milanese e l'artista rumeno Iulian Rosu si sono trovati subito in piena sintonia nel realizzare il nuovo progetto: due cicli pittorici (ognuno con sei scene), dedicati a illustrare le pagine evangeliche del tempo d'Avvento e del tempo di Quaresima, secondo il rito ambrosiano. Si tratta dunque di grandi icone (ognuna, infatti, misura circa sei metri di base per quattro d'altezza), dipinte – anche se in questo caso bisognerebbe dire 'scritte' – con colori naturali (all'uovo e con leganti animali) su uno speciale supporto, costituito dalla tela e da una lamina di legno.
E tuttavia queste opere sono anche qualcosa di diverso, rispetto all'icona tradizionale. Rosu, infatti, è uno specialista dell'affresco, e pur non avendo potuto utilizzare questa tecnica nella basilica di viale Argonne ha voluto introdurre in questi suoi lavori di ampio respiro il dinamismo, l'immediatezza e la vivacità della pittura murale. Proprio il modo in cui nascono queste opere, inoltre, rivela la profonda intesa che si è instaurata tra il committente e l'artista. Iulian, infatti, non prepara dei bozzetti o dei disegni preliminari del soggetto prescelto, ma crea la scena direttamente sul pannello, secondo la sua sensibilità e in base alla sua esperienza nel campo dell'arte sacra, lavorando però in un continuo confronto con don Gianluigi.
Il pittore e il teologo, così, contribuiscono davvero insieme a dare vita ai brani dei Vangeli. Con un'attenzione catechetica (recuperando in pieno il valore delle immagini come Biblia pauperum), come pure del simbolo e del gesto. Un grande progetto artistico e culturale, insomma, che ha anche una forte valenza ecumenica. Che non è del resto una novità, per la diocesi ambrosiana, da sempre ponte, per volontà del suo santo patrono Ambrogio, fra Oriente e Occidente. E dove, è lo stesso Iulian Rosu a ricordarcelo, ancor oggi esiste un patrimonio eccezionale come quello di Castelseprio: un ciclo di affreschi di straordinaria bellezza, realizzati tra il VII e il IX secolo da maestri bizantini chiamati a lavorare, e a dialogare, in terra lombarda.".
Interpreti d'eccezione sono i concertisti e docenti internazionali Astrea Amaduzzi, soprano lirico belcantista, ed il M° Mattia Peli, all'organo, ai quali si affiancheranno alcuni allievi dell'Accademia Nazionale di Belcanto Italiano di Alessandria: i soprani Arianna Richeldi (Italia), Angela Floccari (Italia) e Irene Aramburo (Messico), il tenore Wilmer García (Venezuela), il baritono Davide Mazza Spantigati (Italia) ed il basso Pier Luigi Melis (Italia).
Nel ricco programma - che inizierà con il bellissimo "Laudate Dominum" mozartiano per soprano solista e coro, come dedica musicale alla Basilica che reca scritto al suo ingresso proprio l'incipit del Salmo 117 in latino - sono previste sia arie solistiche, diverse delle quali 'mariane', che brani d'assieme, di von Bingen, Durante, Vivaldi, Handel, Haydn, Mozart, Rossini, Mercadante, Verdi, Adam, Gounod, Fauré e Wolf, tratti dal repertorio di musica sacra e da quello operistico d'ispirazione sacra.
Saranno alternati brani 'famosi' cantabili, come "La vergine degli angeli" dalla verdiana "Forza del destino", e di virtuosistica coloratura, come il "Rejoice" dal "Messiah" di Handel, a pezzi di rara esecuzione, tra cui spiccano l' "Ave Maria" di Verdi, volgarizzata da Dante, del 1880, ma anche il Lied "Schlafendes Jesuskind" di Wolf, composto su ispirazione di una incisione del pittore bolognese Francesco Albani, "Ego dormio et cor meum vigilat. Gesù Bambino dormiente sulla croce", trovato dal compositore austriaco in un libro sui pittori rinascimentali.
Non poteva naturalmente mancare, per l'occasione, una 'dedica speciale' a San Nicola che verrà ricordato in musica con il toccante brano corale "Sanctus", dalla "Missa in honorem Sancti Nicolai" di Haydn.
Ingresso libero – Info e prenotazioni (Tel./WhatsApp) 347.5853253
Nessun commento:
Posta un commento