Cari lettori, vi invitiamo oggi alla lettura di alcune importanti dichiarazioni circa l'importanza di tornare a dare il necessario, anzi, indispensabile valore ai veri protagonisti dell'Opera Lirica Italiana.
Il regista Paolo Santarelli |
I passi che riportiamo di seguito sono tratti dall'intervista della giornalista Nikla Cingolani al musicologo, autore, regista e ricercatore storico-musicale Paolo Santarelli.
Appuntamento con l'Arte 19 giugno 2017 - radioerre 89.1
intervista della giornalista Nikla Cingolani al musicologo, autore, regista e ricercatore storico-musicale Paolo Santarelli.
Sono da sottolineare tre punti cruciali, di
questa importante intervista nella quale egli afferma:
"Nelle mie messe in scena non siamo noi o io i protagonisti ma il protagonista è l'opera d'arte, è l'autore, è Rossini, è Persiani... sono loro i veri protagonisti, le loro opere, non gli interpreti che oggi purtroppo tendono a soverchiare l'importanza dell'opera d'arte snaturandola e soprattutto sostituendosi come divismo al vero divo che è l'autore che va rispettato!"
"Ho riscoperto tantissimi manoscritti di castrati marchigiani che componevano nella loro intimità, brani totalmente diversi da quelli che interpretavano nel palcoscenico scritti per loro dai grandi dell'epoca. Quindi è nato tutto un filone di riscoperta dei castrati marchigiani, ne abbiamo tantissimi, Carestini, Crescentini, Velluti, Rauzzini, pietre miliari, grandi insegnanti del passato di Bel Canto che sono marchigiani e hanno dato la tecnica a tutti i grandi cantanti dell'Ottocento che purtroppo, con grande fatica, i moderni belcantisti di oggi tentano di riscoprire e di affermare... ma, il microfono, l'urlo, l'arroganza delle tecniche veriste mette a tacere sistematicamente...oggi basta urlare, ma non si arriva al cuore urlando, si arriva solamente all'orecchio."
"Nelle mie messe in scena non siamo noi o io i protagonisti ma il protagonista è l'opera d'arte, è l'autore, è Rossini, è Persiani... sono loro i veri protagonisti, le loro opere, non gli interpreti che oggi purtroppo tendono a soverchiare l'importanza dell'opera d'arte snaturandola e soprattutto sostituendosi come divismo al vero divo che è l'autore che va rispettato!"
"Ho riscoperto tantissimi manoscritti di castrati marchigiani che componevano nella loro intimità, brani totalmente diversi da quelli che interpretavano nel palcoscenico scritti per loro dai grandi dell'epoca. Quindi è nato tutto un filone di riscoperta dei castrati marchigiani, ne abbiamo tantissimi, Carestini, Crescentini, Velluti, Rauzzini, pietre miliari, grandi insegnanti del passato di Bel Canto che sono marchigiani e hanno dato la tecnica a tutti i grandi cantanti dell'Ottocento che purtroppo, con grande fatica, i moderni belcantisti di oggi tentano di riscoprire e di affermare... ma, il microfono, l'urlo, l'arroganza delle tecniche veriste mette a tacere sistematicamente...oggi basta urlare, ma non si arriva al cuore urlando, si arriva solamente all'orecchio."
"L'Opera, e la Musica, è sempre un lavoro di squadra, per esempio la riscoperta di Persiani è passata anche grazie all'amicizia del Duo Amaduzzi Peli, che sono grandi belcantisti, e avendo a disposizione questi strumenti allora sì, tiriamo fuori il Belcanto di Persiani: "Cari giorni" è stata data come prima edizione assoluta nella versione scritta da Persiani per Fanny Tacchinardi, non quella scritta per la Malibran nel '35 ma quella Tacchinardi-Persiani che ha scritto negli anni successivi (...) E quindi, grazie appunto a questi musicisti, le mie scoperte hanno avuto una voce, hanno avuto una risonanza anche vera perché (...) la musica va ascoltata, va vissuta, va anche portata alle persone, quello il sogno dell'Associazione che vorrebbe promuovere la cultura e non l'intrattenimento musicale, perché è un delitto contro l'umanità, far vedere ai giovani che la cultura, i sogni di questi grandi musicisti si risolvono in un 'buffet' quello, per me, è un delitto!"
Nell'occasione, ricordando la recente prima esecuzione assoluta della romanza "Cari giorni" dell'opera lirica "Ines de Castro" del compositore belcantista Giuseppe Persiani nella versione Tacchinardi-Persiani del 1839 avvenuta il 7 maggio 2017 al Teatro "Persiani" di Recanati alla presenza di Beniamino Gigli jr., interpretata dal soprano e maestra del Belcanto Italiano Astrea Amaduzzi, egli presenta anche l'oratorio "Abigaille" da lui riscoperto in manoscritto, che vedrà nei prossimi mesi la sua anteprima nell'esecuzione in prima mondiale in tempi moderni della Cavatina di Abigaille, tratta dall'oratorio omonimo, ricca di audacissime colorature!
Biografia di Paolo Santarelli
Autore – Regista – Musicologo
Autore – Regista – Musicologo
Paolo Santarelli si è laureato in Lettere Moderne, indirizzo Storico presso l’Università degli Studi di Bologna, dopo aver approfondito per anni gli studi musicali e teatrali, trova nella sperimentazione di nuovi generi letterari legati all’opera lirica la sua vena creativa più feconda, che lo porterà alla stesura di numerosi copioni funzionali alla rappresentazione di opere in forma lirico-teatrale (ove canto, musica e recitazione danno vita ad un nuovo genere musicale) di cui cura l’adattamento drammaturgico, la narrazione e la regia.
La passione per la ricerca storico-musicale e per la riscoperta e revisione di partiture inedite confluisce nel filone creativo rappresentato da concerti in cui i brani musicali vengono inseriti in un canovaccio narrativo (ricerca monografica) che racconta la vita di un grande compositore, un celebre cantante o un’epoca musicale. La riscoperta della musica vocale del passato si lega altresì all’esigenza didattica di voler dare punti di riferimento veritieri e strumenti didattici validi alle nuove generazioni di studenti di canto.
Revisore di testi poetici per musica e di partiture è attualmente impegnato nella riscoperta del repertorio dei più importanti evirati cantori che calcarono le scene dei teatri lirici tra ‘700 e primi dell’800, lavoro che confluirà nella prossima pubblicazione intitolata "Il manuale del sopranista - Solfeggi ed Arie dei grandi evirati del passato".
Vaccai - Arie d'opera per l'insegnamento del Bel Canto italiano a cura di Paolo Santarelli ed Emiliano Berrelli |
Tra suoi principali lavori: La vera storia di Marie du Plessis; Arte e Vita di Maria Malibran; Le Marche terra dei castrati; Pia de’ Tolomei, viaggio storico musicale sulla via che da Siena volge alla Maremma; Parisina d’Este, storia di amore e morte tra Rimini e Ferrara nell’Italia del ‘400; Giovanna Grey, il mio peccato? La Fede!; Giulietta e Romeo, mai storia d’amore fu di tanto dolore; Arte e vita di Nicola Vaccaj; A cena con Gioachino Rossini; Alla Tavola di Giuseppe Verdi; Gabriele D’Annunzio e Francesco Paolo Tosti, poesia e musica nell’epoca galante; Venere in terra, tra café chantant e belcanto; Il Flauto Magico cantato in italiano ridotto a favola per bambini; Le Pescatrici, segreti ed amori raccontati dalla voce del mare; La Cenerentola, fiaba lirico-teatrale; La Vedova Allegra, opera-ballo; Il Barbiere di Siviglia, contro un cor che accende amore inutil son le precauzioni; L’Elisir d’amore; La Rondine ovvero il nido dei rimpianti; Tribolet ovvero la Maledizione; Don Giovanni, il dissoluto punito; Carmen, Opera Music-Hall.
Alcuni costumi della Collezione Santarelli |
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