venerdì 11 ottobre 2024

Gemma Bellincioni celebrata a Monza con la "Cavalleria rusticana" e 'Puccini Celebration' firmati da Belcanto Italiano


Monza, 12 ottobre 2024: in un solo pomeriggio il marchio Belcanto Italiano promuove e firma la "Cavalleria Rusticana" di Mascagni e l'evento 'Puccini Celebration', in collaborazione con la Corale Monzese. Il via all'appuntamento musicale è alle 16,30 nella suggestiva cornice della Sala Maddalena ed è incastonato in una serie di incontri,  "Gemma Bellincioni - una gemma preziosa", dedicati al celebre soprano per la ricorrenza dei 160 anni dalla sua nascita.

La 'Cavalleria' e un po' di Puccini ('Il cittadino di Monza', 10 ottobre 2024)

La serata è ricchissima: nella prima parte sarà messa in scena la prima e più celebre opera mascagnana con i solisti di Belcanto Italiano, reduci dai successi ottenuti al Teatro Filo di Cremona e alla Basilica dei Santi Nereo ed Achilleo di Milano, il soprano drammatico Eva Sun (USA) nel ruolo di Santuzza, Stefano Rossi nei panni di Turiddu, Kaori Yamada (Giappone) in quelli di Lola, Pier Zordan nel ruolo di Alfio, mentre Daniela Segato sarà Mamma Lucia. Nella seconda parte, invece, il soprano lirico e maestra internazionale di tecnica vocale Astrea Amaduzzi darà vita ad alcuni tra i personaggi femminili più amati da Puccini: Manon, Mimì, Tosca e Cio-Cio-San. Maestro concertatore e Pianista è Mattia Peli, mentre la Corale Monzese sarà diretta dal M° Filippo Dadone.

Va sottolineato che l'appuntamento, prodotto in collaborazione con il Festival Internazionale 'itinerante' di Belcanto Italiano, è dedicato a Mascagni e Puccini perché Gemma Bellincioni fu la prima interprete assoluta di Santuzza nella "Cavalleria Rusticana", ed è da ricordare che Giacomo Puccini è particolarmente legato alla città di Monza. Lo storico Ettore Radice, promotore e curatore dell'intera rassegna assieme agli altri partner ne spiega i motivi:
"Quell’anno e mezzo trascorso a Monza, seppur vissuto nella povertà, fu tra i più cari nella memoria di Puccini che da quell’esperienza trasse l’ispirazione per la “Bohème”. A Monza nacque suo figlio Antonio che fu poi battezzato nella chiesa di San Biagio".

Gemma Bellincioni viene dunque festeggiata alla Sala Maddalena, in questo 12 ottobre 2024 come punto di unione tra la musica di Mascagni e Puccini, giacché fu anche interprete di "Bohème", "Tosca" e "Butterfly". La parabola artistica della Bellincioni è una vera lezione di stile. Ci ricorda che il verismo non è sanguigno, violento e roboante come viene spesso immaginato e rappresentato, ma tratteggia in modo raffinato sentimenti veri e profondi, spostando l'asse della messa in scena dai personaggi storico-mitologici a quelli semplici e veri che si possono incontrare nella vita comune, una contadina, un carrettiere, una ricamatrice, una gheisha.
La sua è però una lezione di stile, ci ricorda che senza una formazione tecnica che trae le sue radici dal belcanto, virtuosistico e cesellato - infatti la Bellincioni fu cantante che interpretò spesso sia "Traviata" che addirittura "Il barbiere di Siviglia" -, nessun dramma può essere rappresentato in opera, e che l'opera è un linguaggio universale e meraviglioso perché rappresenta una parte dei sentimenti a noi tutti noti e dalla magnifica Italia li racconta al mondo con la voce della sua arte altissima.




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